Variante Delta, la stretta «Sequenziare il genoma completo del virus»

Giovedì 5 Agosto 2021
LA CIRCOLARE
VENEZIA Passa anche per i laboratori la stretta della Regione sulla variante Delta. Al di là dei tamponi e dei vaccini, Palazzo Balbi ha deciso di spingere pure sul sequenziamento del virus, prescrivendo il più possibile la ricostruzione del genoma completo e limitando l'accertamento rapido ai casi altamente sospetti. Al vertice delle analisi saranno l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie e l'ospedale dell'Angelo di Mestre, quindi non il policlinico universitario di Padova, secondo quanto dispone la circolare firmata da Francesca Russo, direttore regionale della Prevenzione.
LO STRUMENTO
Aggiornando le indicazioni impartite un mese fa, Russo premette che «il sequenziamento del genoma completo è l'unico strumento per individuare in modo esaustivo le mutazioni di interesse ai fini della trasmissibilità, delle performance degli strumenti diagnostici, dell'efficacia delle terapie e della protezione indotta dai vaccini». Per questo motivo, in uno scenario caratterizzato da una «altissima prevalenza di una variante specifica» e cioè la Delta arrivata al 97,2% in luglio, l'analisi rapida va circoscritta a quattro tipologie fra quelle previste dal ministero della Salute: «contesti ad alto rischio», come gli ospedali in cui vengono ricoverati i pazienti immunocompromessi, e positivi al Covid, per lunghi periodi; persone in arrivo da Paesi «ad alta incidenza di varianti»; «aumento dei casi o cambiamento nella trasmissibilità e/o virulenza in un'area»; «cambiamento nelle performance di strumenti diagnostici o terapie». Per non sovraccaricare i laboratori, nel caso dei focolai il sequenziamento è prescritto «solo sui singoli casi indice e non su tutti i casi sicuramente riferiti ad esso», in quanto riferiti per esempio allo stesso nucleo familiare o a un determinato centro estivo nei medesimi giorni.
I CAMPIONI
Quanto al genoma completo, il suo sequenziamento «garantirà un puntuale monitoraggio delle varianti circolanti in Veneto e una tempestiva trasmissione dei dati» all'Istituto superiore di sanità e al dicastero della Salute. A ogni laboratorio è stato chiesto di selezionare 10-15 campioni alla settimana fra le categorie prioritarie, «con particolare riferimento agli individui vaccinati e ai casi di reinfezione», che saranno analizzati dall'Izsve e al laboratorio dell'Angelo. «La situazione è comunque in rapida evoluzione quindi, se necessario, saranno fornite opportunamente nuove indicazioni», conclude Russo. Il virus muta, le regole pure.
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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