Unabomber, Zornitta fa causa al poliziotto che esaminò le prove

Mercoledì 21 Marzo 2018
Unabomber, Zornitta fa causa al poliziotto che esaminò le prove
IL PROCESSO
PADOVA Unabomber ha imperversato per 13 anni tra Veneto e Friuli, ferendo e mutilando bambini e adulti con diaboliche mini-trappole esplosive. Un mostro che all'improvviso è scomparso nel nulla ed è rimasto un nome senza volto. Per quei terribili crimini era stato accusato l'ingegnere friulano Elvo Zornitta, sospettato proprio di essere il bombarolo del Nordest, ma alla fine del tutto scagionato. E in quella terribile vicenda c'era finito anche il poliziotto di Piove di Sacco in provincia di Padova, tutt'ora in servizio, Ezio Zernar condannato a due anni di reclusione (pena sospesa) per violazione della custodia, falso ideologico e frode processuale. In pratica l'agente avrebbe eliminato una microtraccia dal taglierino rivenuto sull'ordigno, trovato nel 2004 in una chiesa di Portogruaro. Un'azione che ha danneggiato le indagini, ma soprattutto l'ingegnere Zornitta, che avrebbe dovuto essere risarcito dal poliziotto Zernar con 200mila euro di provvisionale e un rimborso di 100 mila euro per le spese legali.
LA CONTESA
Ma quei 200mila euro l'ingegnere di Corva di Azzano Decimo in provincia di Pordenone, non li ha mai incassati. Così con il suo legale ha mosso una causa civile al poliziotto Zernar e la prima udienza si è tenuta alcuni giorni fa al Tribunale civile di Padova. L'avvocato dell'ingegnere ha chiesto che venga pignorato un quinto dello stipendio dell'agente in favore del suo assistito Zornitta, che ha già pagato tanto da questa storia con la perdita del lavoro e la vita distrutta. La prossima udienza con relativa sentenza è stata fissata per il 9 di maggio. Tuttavia nel maggio del 2012 la Cassazione si era espressa con una formula dubitativa, sulla volontà di alterare l'ordigno inesploso da parte del poliziotto esperto balistico per appesantire i sospetti sull'ingegnere, poi del tutto scagionato. In pratica per la suprema corte l'alterazione potrebbe essere stata casuale e non intenzionale.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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