L'OBIETTIVO
VENEZIA Paolo Villoresi, presidente del Comitato Tecnico Strategico che dovrà delineare il futuro economico del Veneto, ha citato un fatto di 412 anni fa. «Il 24 agosto del 1609 al doge Leonardo Donà fu presentato il cannocchiale da Galileo Galilei, professore all'Università di Padova. Uno strumento scientifico che aiutò Galileo nelle grandi scoperte: le lune di Giove, le fasi di Venere, la faccia della Luna, la struttura di Saturno, le macchie del Sole. Ma permise anche di vedere le navi come fossero a un miglio nonostante fossero a nove miglia, dando un evidente vantaggio competitivo sulla concorrenza». Il Comitato di Villoresi potrebbe essere per il Veneto il nuovo Galileo? Di certo il nuovo cannocchiale sarà rappresentato da ben altre tecnologie. «Adesso abbiamo i laboratori, gli strumenti del calcolo, le interfacce con l'uomo, con l'ambiente, le tecniche per operare - ha detto il professor Villoresi - e questo deve essere inquadrato nelle nuove sfide come ad esempio la new economy che nello spazio sta cambiando completamente i paradigmi».
IL CURRICULUM
Ma chi è Villoresi? «Il mio settore è quello delle tecnologie quantistiche che vent'anni fa erano un buon territorio per analisi e ricerche di base, mentre ora è spinto dalla Commissione europea come una delle tecnologie più promettenti per risolvere i problemi della società». Il suo curriculum è di tutto rilievo: professore ordinario di Fisica Sperimentale presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova, Villoresi è il fondatore e coordinatore del gruppo di ricerca QuantumFuture, rivolto alla ricerca di frontiera nelle comunicazioni quantistiche, nei protocolli di informazione quantistica e nelle telecomunicazioni sicure. Membro dell'Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche fin dalla fondazione e dell'Istituto Nazionale per la Fisica Nucleare, è autore di numerose pubblicazioni nei settori della comunicazione e informazione quantistica, ottica quantistica, l'interazione laser-materia e atomica e fisica del plasma.
«Viviamo un momento delicato che sicuramente pone dei problemi - ha detto il presidente del Cts - ma noi speriamo sia anche pieno di opportunità».
Al.Va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA Paolo Villoresi, presidente del Comitato Tecnico Strategico che dovrà delineare il futuro economico del Veneto, ha citato un fatto di 412 anni fa. «Il 24 agosto del 1609 al doge Leonardo Donà fu presentato il cannocchiale da Galileo Galilei, professore all'Università di Padova. Uno strumento scientifico che aiutò Galileo nelle grandi scoperte: le lune di Giove, le fasi di Venere, la faccia della Luna, la struttura di Saturno, le macchie del Sole. Ma permise anche di vedere le navi come fossero a un miglio nonostante fossero a nove miglia, dando un evidente vantaggio competitivo sulla concorrenza». Il Comitato di Villoresi potrebbe essere per il Veneto il nuovo Galileo? Di certo il nuovo cannocchiale sarà rappresentato da ben altre tecnologie. «Adesso abbiamo i laboratori, gli strumenti del calcolo, le interfacce con l'uomo, con l'ambiente, le tecniche per operare - ha detto il professor Villoresi - e questo deve essere inquadrato nelle nuove sfide come ad esempio la new economy che nello spazio sta cambiando completamente i paradigmi».
IL CURRICULUM
Ma chi è Villoresi? «Il mio settore è quello delle tecnologie quantistiche che vent'anni fa erano un buon territorio per analisi e ricerche di base, mentre ora è spinto dalla Commissione europea come una delle tecnologie più promettenti per risolvere i problemi della società». Il suo curriculum è di tutto rilievo: professore ordinario di Fisica Sperimentale presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova, Villoresi è il fondatore e coordinatore del gruppo di ricerca QuantumFuture, rivolto alla ricerca di frontiera nelle comunicazioni quantistiche, nei protocolli di informazione quantistica e nelle telecomunicazioni sicure. Membro dell'Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche fin dalla fondazione e dell'Istituto Nazionale per la Fisica Nucleare, è autore di numerose pubblicazioni nei settori della comunicazione e informazione quantistica, ottica quantistica, l'interazione laser-materia e atomica e fisica del plasma.
«Viviamo un momento delicato che sicuramente pone dei problemi - ha detto il presidente del Cts - ma noi speriamo sia anche pieno di opportunità».
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