«Un errore in buona fede per destinare quei fondi al nostro territorio»

Mercoledì 12 Agosto 2020
«Un errore in buona fede per destinare quei fondi al nostro territorio»
IL POST
VENEZIA Alessandro Montagnoli, lunedì 10 agosto 2020: «Il bonus l'ha richiesto mia moglie con l'obiettivo di destinarlo all'emergenza Covid, come poi è stato fatto». Alessandro Montagnoli, martedì 11 agosto: «Il bonus l'abbiamo chiesto io e mia moglie». Nel giro di poche ore le spiegazioni si arricchiscono di particolari e il presidente della Prima commissione del consiglio regionale del Veneto, uno dei tre leghisti eletti a Palazzo Ferro Fini che hanno chiesto il contributo Inps per l'emergenza causata dal coronavirus, posta su Facebook la sua verità. Raccogliendo anche una caterva di critiche.
Ecco cosa ha scritto Alessandro Montagnoli: «Ci sono momenti nella vita in cui puoi fare finta di nulla o scegli di dire semplicemente come stanno le cose. Ho deciso di affrontare questa situazione a testa alta. Durante l'emergenza coronavirus in forma anonima ho aiutato delle realtà sociali impegnate nella sanità del territorio. Quando è uscito il decreto Cura Italia, che riguardava tutti i lavoratori autonomi, ho deciso con mia moglie di richiedere il bonus con l'intento fin da subito di devolverli per l'emergenza covid e a chi lavora nella protezione civile. Ho sbagliato: con il senno di poi ho fatto una leggerezza, ma in buona fede. Questi soldi ero sicuro sarebbero stati spesi bene, dal territorio per il nostro territorio. Lasciatemi però dire una cosa. Nessuno mi toglie dalla testa che la vicenda Inps sia stata montata a livello mediatico con un obiettivo: spostare l'attenzione da una gestione fallimentare dell'emergenza a livello governativo. Il mio pensiero va ora anche a tutti quei sindaci e consiglieri comunali sotto attacco per la strumentale fuga di notizia dell'Inps. Certo della mia buona fede, di aver agito con onestà e nel rispetto delle regole vado avanti a testa alta nel mio impegno verso i cittadini. Come sempre».
LE REAZIONI
In neanche 24 ore il post di Montagnoli raccoglie 565 commenti. Alcuni positivi («Nessun dubbio sulla tua buona fede»), molti negativi («Da elettore di centrodestra penso che dovresti dimetterti per coerenza», «Coi soldi che prendi potevi fare beneficenza anche senza quei 600 euro», «La beneficenza la faccia donando una mensilità del suo stipendio»). Tra l'altro: Montagnoli ha avuto, come Riccardo Barbisan, anche un secondo contributo da 600 euro? A domanda, non ha risposto.
Al.Va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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