Turismo, asse tra le Regioni Ma arriva lo stop del Governo

Giovedì 4 Giugno 2020
IL PATTO
VENEZIA Stefano e Luca. Uno è del Partito Democratico. L'altro è della Lega. Uno ha sbaragliato Capitan Salvini ottenendo la rielezione a governatore dell'Emilia Romagna. L'altro è in cima ai gradimenti popolari tanto da essere da più parti indicato come possibile premier se mai tornasse al governo il centrodestra. I due si sono battagliati nel 2017, ai tempi dell'istanza sull'autonomia: facciamo il referendum, diceva Luca, già pregustando risultati plebiscitari; il voto non mi serve, ribatteva Stefano. Avversari politici. Diversi caratterialmente: uno, il dem, talvolta rude e schietto, nonostante il nuovo look che l'ha reso più cool (un tot di chili in meno, la barba lunga, l'occhiale a goccia); l'altro, il leghista, affabile e sornione. Differenti, avversari, eppure, in questa difficile stagione di emergenza sanitaria, più che alleati. Perché Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, e Luca Zaia, governatore del Veneto, stanno lavorando assieme su più fronti. Adesso in ballo c'è il trasporto pubblico locale: vogliono che il ministro Paola De Micheli, che è del Pd, tolga il limite del 50% di capienza su treni e pullman. Ma c'è anche la promozione del turismo. E la novità, rara quando si ha a che fare con la politica, è che le Regioni si sono messe assieme: un unico cartello tra Emilia Romagna, Veneto e pure il Friuli Venezia Giulia per promuovere l'Alto Adriatico, le spiagge da Lignano a Cattolica passando per Caorle, Jesolo, Sottomarina, Rosolina e tutti i lidi ferraresi. E il Mibact, il ministero del turismo? E l'Enit? Niente da fare, le tre Regioni hanno deciso di fare da sé. Prendendosi le critiche del ministro bellunese Federico D'Incà: «È tutto il Paese che deve muoversi insieme affinché si favorisca l'ingresso dei cittadini stranieri, non si può pensare a un'azione delle singole regioni - ha ammonito l'esponente pentastellato - È necessario confrontarsi con il Governo».
TRENI E BUS
Capitolo trasporti. «Stamane - ha detto ieri Zaia nel consueto punto stampa dall'unità di crisi della Protezione civile a Marghera - è partita una mia lettera, dopo aver parlato con Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, nella quale chiedo di tornare urgentemente alla normalità per la mobilità del sistema di trasporto pubblico locale. Bisogna fare un passo in più ed evitare la riduzione dei passeggeri attualmente imposta. È fondamentale tornare alla normalità per il trasporti locale con l'uso della mascherina». «Il mio assessore ai Trasporti la pensa come Zaia - ha detto Bonaccini ospite di Centocittà su Radiouno - Trasferiremo il tema alla Conferenza per fare una valutazione in merito. Confrontandoci col governo, affronteremo la cosa. Vogliamo coinvolgere tutte le regioni per avere la massima condivisione, è una cosa che porteremo all'attenzione e poi valuteremo con il governo».
LA PROMOZIONE
Capitolo turismo. Il Veneto con Zaia, il Friuli Venezia Giulia con Fedriga e l'Emilia Romagna con Bonaccini stanno lavorando a un piano di promozione che riguarda tutto l'Alto Adriatico. «Fosse stato per me avrei voluto lo slogan Covid free, ma me l'hanno bloccato perché sarebbe stata pubblicità ingannevole», ha rivelato Zaia. La strategia, comunque, è comune alle Regioni. E Zaia insiste: «Bisognerebbe assoldare i più grandi influencer». Ma il Governo sul tema non è fermo. Lo assicura il ministro per i Rapporti con il Parlamento: «Con l'apertura della mobilità tra regione e regione - ha detto D'Incà - possiamo finalmente agire con i paesi esteri per individuare strategie adeguate e convogliare i flussi turistici nel nostro Paese. Ora è in atto una forte azione da parte del Governo: il ministro degli Esteri Di Maio incontrerà i rappresentanti degli altri Stati per comprenderne le intenzioni e mettere in atto accordi comune». Ed ecco il monito alle Regioni: «Le Regioni dovranno collaborare e fornire, con la massima trasparenza, i dati sanitari affinché si possa agevolare l'afflusso di turisti dagli altri Paesi: è necessario, quindi, un atteggiamento collaborativo e non individualista».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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