Trovato mummificato, soldi e casa alla sorella sconosciuta

Giovedì 22 Marzo 2018
Trovato mummificato, soldi e casa alla sorella sconosciuta
IL CASO
VENEZIA Dieci anni di silenzio valgono circa 100mila euro e una casetta a Venezia. È quanto, se non spunteranno pretendenti dell'ultima ora, erediterà Illiria Baschetti, la sorella del professore trovato mummificato sette anni dopo la sua morte su una brandina di una casa a Santa Marta. La donna, che vive al Lido, al momento è l'unica parente accertata e in vita di Lelio Baschetti e quindi la sola a poter beneficiare di quanto l'ex docente del Liceo artistico di Venezia e dell'istituto Duca degli Abruzzi di Treviso aveva accumulato negli anni.
Baschetti, per sette anni dalla sua morte, aveva anche percepito la pensione (circa 80mila euro in tutto) che si è accumulata in banca ma che l'ente di previdenza a questo punto riavrà indietro. Altra cosa, invece, i risparmi che Baschetti, uomo schivo, aveva accumulato nel corso degli anni: un centinaio di migliaia di euro, appunto. I risparmi di una vita. E poi c'è la casa dove viveva, una modesta abitazione di due piani, ma pur sempre una casa a Venezia, a pochi passi dal porto e dalla zona universitaria.
IL FUNERALE
Non era un indigente, insomma, il professore morto nell'indifferenza a 68 anni. Eppure un gruppo di ex studenti si è offerto di pagare le spese del funerale, qualora non ci dovesse pensare nessuno, ad esempio la sorella, con la quale aveva interrotto i rapporti una decina di anni fa, dopo la morte dei genitori.
Nel frattempo il cadavere mummificato di Baschetti è stato sottoposto a una Tac che ha escluso una morta violenta. Si è spento da solo, nell'indifferenza del mondo, ma le cause non si conoscono ancora.
Nessuno in questi sette anni ha provato a contattarlo, e se lo ha fatto ha rinunciato a cercarlo ben prima di bussargli alla porta. Perché, se lo avesse fatto, si sarebbe accorto che la corrispondenza si accumulava davanti alla porta (qualche vandalo gli aveva rotto la cassetta della posta) che il nome sul campanello e il numero civico si stavano cancellando fino a rendersi illeggibili. Nemmeno la luce, per anni, è stata più accesa.
TEST DNA
Gli ultimi dubbi sull'identità del cadavere mummificato saranno spazzati via dall'esame del dna, di cui si attende l'esito a giorni. Confrontando quello della sorella sarà possibile certificare che quella salma, ormai irriconoscibile, è il professore di matematica con la passione della pittura. E solo dopo quest'ultimo esame sarà dato il via libera alla sepoltura del professore, che per sette anni ha riposato nella sua casa all'insaputa di tutti.
Al momento il conto corrente di Baschetti resta sotto sequestro: i carabinieri di Venezia che ne hanno scoperto la salma stanno proseguendo le indagini bancarie alla ricerca di movimenti e prelievi che possano raccontare qualcosa di più sulla vita e sulla morte di quest'uomo che pochi conoscevano, vissuto negli ultimi anni della sua vita quasi come un fantasma.
Giorgia Pradolin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci