«Tre siti Unesco collegati dal nuovo treno a idrogeno»

Lunedì 27 Dicembre 2021
IL PROGETTO
TREVISO Un nuovo treno a idrogeno per unire tre siti patrimonio dell'Umanità Unesco: Venezia e la sua laguna, le colline del Prosecco e le Dolomiti, fino alla perla di Cortina. La Regione ci crede e alza l'asticella. Il governatore Luca Zaia ne ha già parlato con Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.
«Gli ho proposto di riprendere in mano il Treno delle Dolomiti. Sarebbe un bel segnale collegare Venezia e le Dolomiti, passando per le colline del trevigiano, con l'idrogeno spiega il presidente della Regione . È ovvio che non si tratta di una cosa che si può fare domani mattina. Ma è anche vero che in futuro arriverà. E se lo facciamo per primi, meglio».
L'ORDINANZA
Laguna, colline del Prosecco e Dolomiti sono pronte. Nel frattempo per quanto riguarda la montagna ci si concentra sul difficile equilibrio tra l'apertura della stagione sciistica e la nuova ondata del Covid. «So che ci sono prenotazioni e che c'è la volontà di andare a sciare dice Zaia noi abbiamo fatto di tutto affinché lo si possa fare senza problemi». Tanto che si sta già lavorando a un'ordinanza ad hoc per evitare di chiudere completamente le piste anche nell'eventualità che il Veneto passi da zona gialla a zona arancione. «La stiamo predisponendo rivela il governatore sarà strutturata e rispettosa della sicurezza dei cittadini».
HYPERLOOP
Restando sul fronte treni, quello a idrogeno non è l'unico obiettivo del Veneto. Tra i più ambiziosi c'è in particolare l'avvio di una sperimentazione con Hyperloop, il treno supersonico a levitazione magnetica, concepito come un doppio tubo sopraelevato in cui scorrono le capsule adibite al trasporto e studiato per arrivare a sfrecciare anche a 1.200 chilometri orari. Si sta valutando un'idea che prevede l'apertura di una tratta sperimentale per le merci tra Padova e Mestre. «Con i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr) ci sono tutti i presupposti per arrivare al collaudo dando al Veneto un sistema che potrebbe fare da modello assicura Zaia . È una soluzione avveniristica, ma che sta già facendo capolino nel mondo. Con una velocità tale si abbatterebbero tutti i costi. E di conseguenza rappresenterebbe un tesoro per un Veneto che oggi è intasato sul piano della viabilità».
La Regione sta seguendo questa partita già da tempo. Un paio di anni fa, in particolare, la vicepresidente Elisa De Berti è volata a Los Angeles per vedere da vicino la nuova tecnologia in grado di far viaggiare le merci, almeno nella prima fase, fino a 1.200 chilometri all'ora. Ora potrebbero esserci le risorse per compiere il passo definitivo.
M.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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