Tra i graziati da Trump anche Tommaso Buti

Giovedì 21 Gennaio 2021
Non solo il suo ex stratega Stephen Bannon. Tra i tanti nomi, più o meno famoso, nell'elenco di provvedimenti di grazia e commutazione della pena (143 in tutto) firmati da Donald Trump prima di lasciare la Casa Bianca c'è anche quello di Tommaso Buti, imprenditore fiorentino volto noto del jet set e assidua presenza (fino a qualche anno fa) delle riviste di gossip per le frequentazioni con attrici e modelle. Che «oltre 20 anni fa è stato accusato di frode finanziaria per una catena di ristoranti, ma non è stato condannato negli Stati Uniti. Trump ha concesso la piena grazia a Buti, cittadino italiano e rispettato uomo d'affari - si legge negli atti - È il Chief Operating Officer di una grande azienda italiana e ha avviato un'iniziativa di beneficenza di successo per raccogliere fondi per l'Unicef». L'inchiesta aperta su di lui negli Usa riguarda la bancarotta della catena di ristoranti Fashion Cafè. Tramite la sua legale Valeria Calafiore Healy, l'uomo d'affari ha ringraziato il tycoon. «Il provvedimento riguarda ipotizzati reati per i quali l'imprenditore è stato prosciolto nel 2007» in Italia. Per Buti, rimangono però i guai con la giustizia italiana: a maggio il tribunale di Firenze lo ha condannato a 5 anni e dieci mesi per bancarotta fraudolenta.
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