Szumski, l'attacco choc: «Mattarella traditore»

Venerdì 12 Novembre 2021
Szumski, l'attacco choc: «Mattarella traditore»
IL CASO
TREVISO Un traditore. Altro che un garante della Costituzione. Riccardo Szumski, il sindaco-medico di famiglia di Santa Lucia di Piave (Treviso) contrario al Green Pass, riferimento delle galassie No-Vax e Free-Vax, bolla così nientemeno che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. È un vero e proprio sfogo senza ormai più alcun freno quello del primo cittadino, indipendentista veneto, noto per aver montato un gazebo davanti al municipio così da non dover esibire la certificazione verde. Szumski ha passato il segno attaccando addirittura il Capo dello Stato, nel modo più pesante possibile, dopo che quest'ultimo davanti all'assemblea dei Comuni dell'Anci aveva ringraziato i sindaci per il ruolo decisivo nell'emergenza Covid.
AI FERRI CORTI
Il sindaco-medico è da tempo in rotta di collisione con l'Usl trevigiana per essersi messo più volte alla guida di manifestazioni a dir poco critiche nei confronti della campagna vaccinale anti-Covid. Ma sulla propria pagina social, seguita da oltre 40mila persone, adesso è andato oltre le righe: Quasi ogni anno questo personaggio va all'annuale assemblea dei Comuni a ribadire demagogicamente l'insostituibile ruolo dei Comuni e dei sindaci ha scritto riferendosi a Mattarella salvo poi avallare regolarmente le prese per il c..o che i vari governi negli ultimi decenni hanno realizzato contro Comuni e cittadini. Questa volta ci infila nel discorso pure regole e vaccini che serviranno per il futuro. Un traditore, altro che un garante della Costituzione. Potrebbe bastare? Sì. E invece ancora no.
L'ULTIMATUM
Bisogna usare una tattica da guerriglia ha scandito su Facebook chiamando tutti sulle barricate se ci concentriamo in un posto, il sistema oppressore ha vita più facile. I toni sono incandescenti. E non sono destinati a raffreddarsi. L'Usl trevigiana ha già segnalato Szumski all'Ordine dei medici. La posizione del dottore, che non si è vaccinato contro il Covid, è poi ancora al vaglio della commissione sull'obbligo vaccinale per il personale sanitario. Lui ha inviato una serie di certificati. Ma se non emergeranno motivi validi per evitare l'iniezione, scatterà la sospensione, con annesso taglio dello stipendio. Proprio ieri l'Usl ha fatto sapere che una signora di 78 anni della zona di Oderzo contagiata dal Covid che si era rivolta a Szumski è stata ricoverata in Pneumologia a Treviso, dove ora è sottoposta a ossigeno ad alti flussi. Non è la prima volta. Il sindaco-medico parla di caccia alle streghe scatenata dall'Usl. E sostiene addirittura che se si fa il suo nome in ospedale si rischia di non essere trattati adeguatamente. Comunico alla moltitudine di persone non mie assistite che se vogliono una consulenza la fanno a loro rischio e pericolo ha scritto ieri se poi andate in ospedale, rarissimamente ma capita, se non volete essere trattati male, non dovete fare il mio nome. Difficile immaginare un carico più pesante scagliato da un dottore. La replica del direttore generale, Francesco Benazzi, è secca: «Il collega ha la sindrome da accerchiamento. E' una falsità. Sarebbe deontologicamente scorretto trattare in modo diverso i No-Vax: noi curiamo tutti con lo stesso impegno e dedizione. Forse ci tara su se stesso». Tradotto: non siamo come lui.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci