Soggiorno premio per l'ex poliziotto ora detenuto modello

Sabato 19 Agosto 2017
Soggiorno premio per l'ex poliziotto ora detenuto modello
Sta provocando un vero e proprio terremoto mediatico la notizia anticipata dal Gazzettino della vacanza premio in un lussuoso albergo della Val d'Aosta concessa dal Tribunale di Sorveglianza a Marino Occhipinti. L'ex poliziotto, condannato all'ergastolo per uno dei primi delitti della banda della Uno Bianca, trascorrerebbe le sue giornate dedicandosi ai servizi spirituali. Feroci le critiche mosse dall'associazione familiari delle vittime. «Noi - è stata la prima reazione della presidente Rosanna Zecchi - siamo dispiaciuti. Sinceramente non ci fa bene sentire che 20 anni dopo fanno questo. I nostri morti non possono fare quello che vogliono. Sono molto arrabbiata, non trovo che sia giusto questo permesso. Che giustizia è? L'ergastolo deve essere a vita».
Il mese scorso la Cassazione aveva dichiarato inammissibile il ricorso di Occhipinti sulla decisione del gip di Bologna che gli aveva negato uno sconto di pena. La presidente dell'associazione sostiene di aver affrontato la questione dei numerosi permessi concessi all'ex poliziotto con il ministro della Giustizia Andrea Orlando, ospite un paio di mesi fa alla Festa dell'Unità a Bologna: «Ci ha detto di stare calmi perché dopo 20 anni possono avere permessi. Ma una settimana mi sembra eccessiva...Occhipinti sarà cambiato? Spero solo che non faccia altri atti violenti». Ha annunciato un'iniziativa parlamentare il deputato bolognese del Pd Andrea De Maria: «Questo permesso ad Occhipinti - spiega - desta perplessità. Già in occasioni precedenti ho avuto modo di sottolineare come nella vicenda drammatica della Uno Bianca per me vengono sempre prima le ragioni delle vittime, a cui prima di tutto lo Stato ha il dovere di rispondere. Alla ripresa dell'attività parlamentare intendo approfondire la questione nelle sedi istituzionali».
Non sono arrivate reazioni ufficiali dagli ambienti vicini a Comunione e Liberazione e dalla cooperativa Giotto, alle cui dipendenze Occhipinti lavora da oltre quindici anni. Il presidente della coop Nicola Boscoletto ha preferito non commentare: «Mi trovo in vacanza con la mia famiglia - ha dichiarato ieri pomeriggio al telefono - e non mi sono minimamente occupato della questione per l'intera giornata. Se lo riterrò opportuno dirò la mia nei prossimi giorni». Dall'entourage di Cl trapela comunque un forte disappunto: si ribadisce che Occhipinti è un detenuto modello, che sta pagando il suo conto con la giustizia e ha cambiato stile di vita. Comunione e Liberazione tiene inoltre a precisare che l'ex agente, responsabile dell'assassinio della guardia giurata Carlo Beccari, durante l'assalto a un portavalori alla Coop di Casalecchio di Reno (Bologna) il 19 febbraio 1988, ha già partecipato in passato ad altre vacanze comunitarie dello stesso tipo, a base di raccoglimento ed esercizi spirituali. In realtà nel programma presentato dal Consorzio Giotto al Tribunale di Sorveglianza non compare alcun riferimento a questa pratica. Occhipinti è stato autorizzato a trascorrere una settimana, dal 13 al 19 agosto, all'hotel Cristallo di Cervinia per quella che gli organizzatori definiscono una vacanza estiva. È un programma non dettagliato che fissa per i detenuti alcuni momenti di approfondimento e di riflessione in orario mattutino, alternati a gite in montagna e alla pratica di varie discipline sportive. Un'iniziativa di aggregazione e di arricchimento che prosegue anche nella fascia pomeridiana, fino all'appuntamento comunitario della Santa Messa, in programma alle ore 19.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci