Si riapre, ma con giudizio Ecco i limiti che restano

Lunedì 1 Giugno 2020
LA NOVITÀ
VENEZIA Oggi, 102° giorno dell'èra coronavirus, in Veneto - come da venti giorni accade nel resto d'Italia - sarà possibile uscire di casa senza più tapparsi naso e bocca. La nuova ordinanza del presidente della Regione, in vigore dalla trascorsa mezzanotte, toglie infatti l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto, mantenendolo solo nei locali chiusi (supermercati, negozi, uffici postali, chiese) o ovunque non sia possibile garantire il distanziamento sociale di almeno un metro (ad esempio nelle strette calli veneziane). «Il Veneto non ha eliminato le mascherine, ma applicato pedissequamente quello che prevede in tutta Italia il Dpcm entrato in vigore il 18 maggio», ha detto il governatore Luca Zaia, spiegando che tutti i precedenti obblighi - ristoranti, negozi, centri estetici, parrucchieri - restano in vigore.
LE NORME
Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte del 17 maggio scorso, entrato in vigore il 18, all'articolo 3, comma 2, stabilisce infatti che ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid-19, è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. L'ordinanza numero 48 del 17 maggio del presidente della Regione Luca aveva dato invece una ulteriore stretta, stabilendo che è obbligatorio per chiunque si rechi fuori dell'abitazione l'uso di mascherina o di altra idonea protezione delle vie respiratorie e l'igienizzazione delle mani nonché il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro e di metri due nell'esercizio dell'attività sportiva. Occhio: l'ordinanza della Regione scade il 2 giugno e viene anticipata da quella entrata in vigore stanotte. Il Dpcm di Conte, invece, pur entrato in vigore il 18 maggio, ha validità fino al 14 giugno. Tutto questo per dire che da oggi il Veneto, quanto a mascherine, allarga sì le maglie, ma è in linea con le disposizioni nazionali. E dunque, come ha spiegato anche ieri Zaia, da oggi sarà possibile passeggiare senza coprirsi naso e bocca: «Ma la mascherina tenetela sempre in tasca o in borsetta, va indossata se non c'è il distanziamento sociale».
ALLO STUDIO
E gli spostamenti tra Regioni? Ieri Zaia ha detto che «siamo in attesa di un provvedimento nazionale» per il via libera, in realtà una norma nazionale servirebbe solo per introdurre limiti. Il decreto legge 33 del 16 maggio dice infatti: A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti interregionali possono essere limitati (...) in relazione a specifiche aree del territorio nazionale.
Di sicuro da oggi, e neanche dal 3 giugno, non riapriranno cinema, teatri, discoteche, sale gioco, casinò. Zaia ha però annunciato che la Regione sta ultimando la scrittura delle linee guide per la riapertura delle discoteche: «Siamo già pronti con le linee guide per i cinema ed i teatri, nei prossimi uno-due giorni avremo anche quelle per la riapertura delle discoteche. Siamo pronti anche con le linee guida per far ripartire i casinò: mi sono confrontato in questi giorni anche con il collega Toti, loro hanno il Casinò di San Remo, noi abbiamo quello di Venezia da riaprire».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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