Sexy prof rinuncia al ricorso, a Pordenone si vota il 3

Domenica 26 Settembre 2021
ELEZIONI
PORDENONE Ansia, tensione, incognita. Tutto questo si leggeva negli occhi dei vari rappresentanti politici impegnati nella campagna elettorale per le prossime amministrative. La querelle che vedeva coinvolta Anna Ciriani, la cui lista civica era stata in un primo momento estromessa dalla competizione elettorale per un presunto errore nella compilazione dei documenti di ammissione dei candidati, e poi riammessa dopo una serie di ricorsi, aveva preannunciato la possibilità di ricorrere al TAR per far slittare le elezioni comunali di un paio di settimane. Ovvero il tempo perso dalla sua lista Amiamo Pordenone nella competizione elettorale e il conseguente mancato rispetto della par condicio.
Erano volati stracci con minacce di reciproche querele tra il sindaco uscente Alessandro Ciriani e la solo omonima competitor Anna. Un clima che era già avvelenato prima delle minacce legali per la presunta somiglianza nei simboli delle due liste che avrebbe potuto trarre in inganno più di un elettore. C'era quindi particolare attesa per conoscere quelle che sarebbero state le prossime mosse da parte della professoressa, assurta alla notorietà qualche anno fa per le sue performance nel mondo dell'erotismo, con il soprannome di sexy prof. Mistero svelato nella mattinata di ieri quando la Ciriani ha convocato una conferenza stampa nella centrale Piazza XX Settembre, davanti al gazebo gestito dalla propria lista elettorale. «Rinunciamo al ricorso al TAR ha annunciato -. Le elezioni non verranno posticipate e si terranno regolarmente il 2 e 3 Ottobre. Siamo convinti di essere nel giusto e la legge ci da ragione. Abbiamo subito un danno perché per 20 giorni non abbiamo potuto fare campagna elettorale. Tuttavia se avessimo fatto posticipare la tornata elettorale la città di Pordenone ne avrebbe subito un danno economico, quantificabile in circa 140.000 euro. Oltre a questo avremo dovuto spostare i seggi nelle scuole facendo perdere agli studenti quattro giorni di scuola. E chi mi conosce lo sa che, da insegnante questo mi sembra francamente intollerabile. Quindi, nonostante qualcuno abbia evidentemente lavorato male e contro di noi, ci pare un gesto di responsabilità non chiedere di spostare le elezioni. Vorrà dire che io e i candidati della lista che mi sostiene faremo una vera full immersion nei prossimi giorni.
Mauro Rossato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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