Serrata anche a San Marco e al Santo Saltano tutte le messe: «Pregate a casa»

Lunedì 24 Febbraio 2020
RELIGIONE
VENEZIA Nelle chiese veneziane si potrà entrare per pregare, ma bisognerà evitare assembramenti di persone, più probabili nel centro storico caratterizzato da una forte presenza turistica.
E in tal senso anche la Basilica di San Marco, uno dei luoghi più gettonati, non sarà accessibile.
Lo ha stabilito, ieri pomeriggio, il Patriarcato di Venezia che ha diffuso un'articolata nota per prevenire eventuali problemi collegati al coronavirus. «Viviamo con responsabilità civica questo momento - ha spiegato ieri il patriarca di Venezia Francesco Moraglia - senza cedere ad allarmismi e a paura ingiustificate. La nostra preghiera è anche per quanti sono preposti al bene comune, affinché assumano decisioni prudenti e sagge per la nostra gente, soprattutto per i più deboli e per gli anziani. Ci affidiamo alla protezione della Beata Vergine Maria, invocata col titolo di Madonna della Salute; ella interceda presso suo Figlio, il Santissimo Redentore».
LE STRUTTURE
In tale prospettiva sono stati chiusi la Curia Diocesana, l'Archivio Storico, la Biblioteca Diocesana, il Museo Diocesano alla Salute, il Centro Pastorale Urbani di Zelarino e la Casa di Esercizi Spirituali Santa Maria Assunta del Cavallino.
Sono quindi sospese le messe, incluse quelle del Mercoledì delle Ceneri e domenicali, e i sacramenti (inclusa la celebrazione di battesimi, prime comunioni e cresime).
«In sostituzione del precetto festivo e anche del Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima - si legge nella nota diffusa del Patriarcato lagunare - i fedeli dedichino un tempo conveniente alla preghiera e alla meditazione, eventualmente anche aiutandosi con le celebrazioni trasmesse tramite radio e televisione. Per i funerali, saranno possibili le sepolture, anche con la benedizione della salma alla presenza delle persone più vicine del defunto, ma purtroppo senza la celebrazione della messa o di altra liturgia; le messe esequiali potranno essere celebrate solo al superamento di questa fase critica. Niente incontri del catechismo e ogni altra attività di patronati e oratori, e nemmeno il ritiro del clero previsto per giovedì 27 febbraio. Annullate le lezioni della Facoltà di Diritto Canonico San Pio X, dello Studio Teologico del Seminario e delle altre istituzioni accademiche ecclesiastiche e gli appuntamenti legati alla Visita pastorale». La Diocesi lagunare ha anche affermato che rimane in stretto contatto con il presidente della Regione, Luca Zaia, con il prefetto Vittorio Zappalorto e con il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, in attesa di eventuali nuove comunicazioni su questa delicata fase di emergenza.
A PADOVA
Situazione analoga anche nella chiese e nei santuari presenti nel territorio diocesano di Padova. In questo caso si tratta della frequentatissima Basilica di Sant'Antonio e del Santuario di San Leopoldo che rimarranno aperti per chi vorrà recarsi a pregare, evitando assembramenti di persone, ma non saranno celebrate le messe. Lo ha stabilito la Diocesi euganea, recependo l'ordinanza della Regione e del Ministero sull'emergenza Coronavirus. Anche in questo caso nella diocesi sono sospesi le messe, i funerali, attività di catechesi e oratori.
Alle Cucine economiche popolari, luogo di assistenza ai senzatetto, verranno distribuiti i cestini con i pasti da consumare fuori della struttura. Sempre a Padova, infine, l'emergenza Coronavirus non ferma la Scuola di preghiera: si pregherà da casa, collegati in diretta YouTube.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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