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In questa strage prenatalizia, con la corsa ai regali,

Lunedì 16 Dicembre 2019
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In questa strage prenatalizia, con la corsa ai regali, i pranzi e le cene tra amici, a pagare il prezzo più alto è il Veneto. Otto vittime su tredici. E potrebbe esserci anche la quattordicesima: a Cavarzere, nel veneziano, ieri sera è stata vista inabissarsi un'auto nel fiume Adige.
FRONTALI
L'inizio è a San Gregorio di Veronella, sabato, ore 22. Succede tutto nel centro del paese. Fa freddo, tratti di asfalto sono ghiacciati. Nel silenzio della sera rimbomba il frontale tra due auto. Resteranno solo lamiere accartocciate. E i corpi senza vita di madre e figlia, 52 e 28 anni, di origini rumene.
Da Verona alla provincia di Venezia. La notte tra sabato e domenica, l'orologio segna le 2.30. L'allarme lo dà un camionista quando lungo la bretella che da Noventa di Piave porta a San Donà i fari illuminano quel che resta di due macchine. Disintegrate. Anche qui, un frontale. E un silenzio che dà il segno della tragedia. Nessun sopravvissuto. Morta Chiara Brescaccin, 23 anni, di Noventa. Morto Matteo Gava, 20 anni, trevigiano di Salgareda. Lavoravano assieme al Road House, insieme erano stati a cena con gli amici. Morta Giulia Bincoletto, 25 anni, di San Donà, che era al volante dell'altra auto.
Alta velocità. Strade ghiacciate. Disattenzione. Anche sfortuna. Siamo già a domenica. Santa Maria di Sala, nel veneziano. Mezzogiorno. Greta Benedetti, 24 anni, trevigiana di Preganziol, è in sella alla sua moto. Davanti a lei, in sella a un'altra moto, il fidanzato. Che assiste allo schianto della ragazza contro una vettura dallo specchietto retrovisore. La vede sbalzare a terra. E finire contro una seconda vettura. Per Greta i soccorsi sono inutili. A casa lascia un figlio di 6 anni.
Domenica mattina, Loria, provincia di Treviso. Il ciclista Giuseppe Dal Santo, 56 anni, elettrotecnico residente a Thiene, viene investito da un'utilitaria e finisce in un fossato. Pomeriggio, sempre nel trevigiano: a Ponzano Veneto, Osagie Aduduka, 32 anni, perde il controllo della vettura, finisce fuori strada e muore proprio di fronte al cancello di casa, dove stava tornando per riabbracciare la moglie e il figlio di 5 mesi.
IL PIÙ GIOVANE
La vittima più giovane di questa cronaca nera è un sedicenne. Sabato notte, 4.30, Sicilia, provincia di Catania, strada provinciale 24 che collega Palagonia e Scordia. Il ragazzo viene sbalzato fuori dall'auto sulla quale viaggiava con altri amici. Gli è fatale l'impatto con un muretto. Alla guida, presumibilmente, l'unico maggiorenne del gruppo, di appena 18 anni, rimasto ferito.
Aveva 20 anni Martina Oro, morta ad Anguillara Sabazia, alle porte di Roma. L'auto sulla quale viaggiava insieme a un'amica è finita fuori strada sulla via Braccianese finendo per colpire un albero.
Dieci morti destinati nel pomeriggio a diventare tredici. Ancora in provincia di Catania, a Palagonia, Samuel Brancato, 22 anni, muore schiantandosi in moto contro un palo.
Scontro frontale nel Bresciano, a Puegnago del Garda: muore un 51enne.
A San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, un anziano di 84 anni muore investito da una moto mentre attraversa la strada.
I DATI
L'Asaps, Associazione amici e sostenitori Polizia stradale, lancia l'sos. «Nei due mesi di ottobre e novembre nei quali abbiamo riattivato l'Osservatorio stragi, abbiamo registrato 79 incidenti gravi con 50 ragazzi morti e 166 feriti anche molto gravemente - dice il presidente Giordano Biserni - E intanto la legge sull'omicidio stradale viene resa di fatto impotente e i controlli sulle strade sono sempre più deboli». Tra sabato e ieri la lista si è allungata.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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