Scuole, c'è l'ipotesi promozione per tutti a settembre corsi di recupero potenziati

Giovedì 2 Aprile 2020
LA STRATEGIA
ROMA Tornare in classe a maggio, sempre che il Covid-19 lo permetta, per poi riprendere la didattica e concludere l'anno con gli esami di terza media e di maturità. Oppure dover aspettare ancora e, quindi, aver bisogno di un piano B che consenta ai ragazzi dell'ultimo anno di svolgere l'esame di Stato. Mentre la ministra Azzolina, che si è sempre detta contraria al 6 politico, ieri, nell'incontro con i sindacati, ha accennato alla necessità di «recuperare un po' di tempo di scuola»: è quindi possibile, secondo alcune indiscrezioni, tutte da confermare, che si promuova tutti nonostante i debiti in una o più materie e che vi sia poi una stagione di recuperi e verifiche all'inizio del nuovo anno scolastico.
I NODI IN CDM
Domani i nodi cruciali della scuola arriveranno in Cdm da cui potrebbe uscire un provvedimento ad hoc. Il ministero dell'istruzione sta studiando tutti gli scenari possibili, regolando la programmazione in base alle indicazioni che arriveranno dal monitoraggio del comitato scientifico. Potrebbero infatti rendersi necessari nuovi rinvii sull'apertura degli istituti tra fine aprile e inizio del mese di maggio e, per recuperare il tempo scuola perduto, il ministero sta valutando la possibilità di avviare corsi specifici a settembre. Ma ora la precedenza viene data allo studio delle prime indicazioni per l'avvio della macchina organizzativa della maturità. La riforma della maturità parte innanzitutto dalla commissione d'esame interna. In base alla data di effettivo rientro in classe, inoltre, si deciderà anche che tipo di esame dovranno svolgere i maturandi. Vale a dire che, qualora si potesse rientrare tra i banchi a maggio, l'esame si potrebbe svolgere alla vecchia maniera ma con il secondo scritto facilitato, se non addirittura redatto dalle singole commissioni, in linea con i programmi realmente svolti nelle classi virtuali. Se il rientro a scuola non fosse possibile, a causa di un'epidemia persistente per altre settimane, sarà necessario stravolgere le prove: resta in piedi l'ipotesi di un colloquio orale come unico incontro in presenza del candidato con la commissione, in assoluta sicurezza. Si andrebbe così ad evitare che intere classi di ragazzi si possano ritrovare insieme, nella stessa aula, nelle due giornate di scritti. L'idea di svolgere gli scritti online, in contemporanea, sarà possibile solo con la garanzia di una rete internet efficiente per tutti e di una piattaforma a prova hackeraggio. Lo stesso vale, nell'ipotesi più estrema, che anche il colloquio orale si debba svolgere online nelle classi virtuali.
Lorena Loiacono
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