Sardegna alle urne, una nuova sfida per gli alleati

Domenica 24 Febbraio 2019
ELEZIONI REGIONALI
CAGLIARI Governo gialloverde all'ennesima prova di tenuta con le elezioni di oggi in Sardegna, dove Matteo Salvini punta a stravincere (come in Abruzzo dove la Lega è stata determinante per la vittoria del centrodestra), il M5s teme un nuovo flop ed il centrosinistra ripone ogni speranza nel candidato governatore Massimo Zedda. Anche nell'isola come in Abruzzo M5s e Lega - alle prese con le tensioni nel governo - si presentano da avversari. Il Movimento di Luigi Di Maio il 4 marzo di un anno fa trionfò nell'isola con una percentuale del 42%. Erano le politiche e ora il vento sembra cambiato. Il candidato governatore Francesco Desogus (subentrato in corsa all'uomo forte del Movimento in Sardegna, l'ex sindaco di Assemini Mario Puddu, che ha rinunciato dopo la condanna in primo grado per abuso d'ufficio) deve vedersela con quelli che i primi sondaggi davano per favoriti: Christian Solinas, senatore di Lega-Psd'Az per il centrodestra, e il sindaco di Cagliari Zedda, che guida la coalizione di centrosinistra e che, al contrario dei suoi avversari, non ha voluto l'arrivo in campagna elettorale dei big nazionali.
DOMANI LO SCRUTINIO
Per l'elezione del successore di Francesco Pigliaru (centrosinistra), docente universitario sassarese che non si è ricandidato, sono in lizza oltre a Solinas, Zedda e Desogus altri quattro aspiranti governatori: Mauro Pili (Sardi liberi), Andrea Murgia (Autodeterminazione), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi), Vindice Lecis (Sinistra sarda). Si vota solo oggi, mentre lo scrutinio inizierà domani alle 7. Niente ballottaggio: vince il candidato che ottiene più voti.
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