Samuele Faè, dal crac di 10 anni fa all'investimento affidato all'amico

Domenica 17 Febbraio 2019
Samuele Faè, 40 anni, imprenditore di Caorle, mette i brividi con i 6 milioni di euro persi con falso trading dell'amico Fabio Gaiatto. Occhiali neri e cappotto neri, la Porsche posteggiata poco distante dal centro culturale Aldo Moro di Cordenons trasformato in un palagiustizia, ieri è arrivato in sordina con l'avvocato Fabio Capraro. Quando il gup Eugenio Pergola ha cominciato a fare l'appello dei risparmiatori che si costituivano parte civile, a sentire il suo nome più di qualcuno ha avuto un sussulto. Faè-parte civile pesa. Il suo nome non figurava nella lista delle denunce, ma soltanto nel mare magnum dei raggirati trovati negli elenchi che Gaiatto aveva nel computer. Faè lavora in Croazia. È lì che ha spostato i suoi interessi dopo lo sfortunato epilogo della sua Iniziative Nordest Spa, ditta di escavazioni che operava tra Veneto e Friuli. Era stata la sua fortuna, ma nel 2008 rimase schiacciata nel crac della Marcon costruzioni generali di Ponte della Priula. Dei tre imputati pagò solo lui nel 2015 con una condanna a tre anni per bancarotta documentale, reato prescritto prima ancora che Corte d'appello di Venezia fissi udienza per il secondo grado. Faè si è risollevato spostando i suoi interessi all'estero, ma l'incontro con Gaiatto ha rischiato di metterlo in ginocchio.
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