«Risultati scontati, ma adesso Salvini avrà qualche problema»

Martedì 22 Settembre 2020
«Risultati scontati, ma adesso Salvini avrà qualche problema»
Massimo Cacciari, aveva detto poco tempo fa che il taglio dei parlamentari era «una sciocchezza pazzesca». E adesso che sarà così?
«Era scontato che avrebbe vinto il sì. Sono quelle domande retoriche che sollecitano il peggio delle persone e possono avere sempre un grande risultato. Che non sarebbe passato se fosse stato richiesto il quorum e che in queste condizioni il Sì avrebbe vinto. Ma perché non hanno fatto le cose serie rivedendo il sistema parlamentare abolendo il bicameralismo? Eliminando il Senato si sarebbe ridotto il numero dei parlamentari e si faceva una cosa seria. Non l'hanno voluto fare e hanno fatto una grandissima puttanata. E adesso vediamo cosa fanno sul piano della Legge elettorale, perché alcune regioni minori potrebbero non avere una rappresentanza delle opposizioni. Molti, anche persone ragionevoli, hanno votato pensando Va bene, un po' di persone in meno non fa male, quindi il risultato è tutto scontato».
Luca Zaia vince in modo clamoroso, quasi plebiscitario.
«Non era in discussione neanche la sua stravittoria. Vincere sulle macerie degli avversari è molto facile. Sono vent'anni che sbagliano tutto, non poteva succedere altro. Poi impareranno, magari le prossime generazioni manderanno allo scontro chi se ne intende».
Zaia con la sua lista fa la maggioranza assoluta e la Lega al confronto è un partitino.
«Ma che discorsi, anche qui è la scoperta dell'acqua calda! È un'affermazione personale di Zaia. Si sa e si sapeva. Avrebbe stravinto, ma certamente il Covid gli ha dato una mano alla grande. Ha colto l'occasione in modo magistrale. Adesso in Lega faranno i conti tra loro, anzi non faranno nessun conto perché Zaia è intelligente e non si metterà mai a fare l'anti Salvini, ma certo è un segnale importante della crescente debolezza del segretario».
Che pare abbia perso in Toscana, mentre nelle Marche il centrodestra vince, ma con il candidato della Meloni. Come vede Salvini in questo momento?
«Fortemente indebolito, perché la candidata sua ha perso così come aveva perso precedentemente in Emilia Romagna. Quindi, la botta contro il Governo non l'ha data. In più, c'è la stra-affermazione di Zaia che certamente la Lega valuterà nella giusta maniera. Conviene fare il partito nazionale di destra con Salvini o conviene farlo con un moderato come Zaia? Con quello che le spara più grandi di Bertoldo oppure con un moderato in doppiopetto? Si porranno la questione. Non la vedo benissimo per Salvini».
Anche se la Toscana è sempre stata un feudo della sinistra.
«Ma che faccia a meno di metterci la faccia, che sia meno gradasso, meno megalomane. All'uomo le missioni impossibili piacciono, come a tutti i gradassi. E quindi qualche conto in casa loro dovranno farlo».
Il Pd dove si allea con i 5 Stelle perde e dove va da solo vince...
«Ma non c'entra niente! Vince in Toscana, vince in Campania, dove vince De Luca, che è il complementare di Zaia, la sua è una vittoria personale. La posizione del segretario Zingaretti è intoccabile. Sarebbe franato se avesse perso in Toscana. Non cambia niente neanche nell'ambito del Governo, ma certamente cambia qualcosa nell'ambito del centrodestra: vince, poco ma vince, la Meloni, l'unico che ci rimette in prospettiva è Salvini. Nel centrosinistra, Zingaretti resta tranquillamente al suo posto e quanto ai rapporti con i 5 Stelle, non si possono fare coalizioni così abborracciate: l'elettorato di centrosinistra non è come quello di centrodestra, basta il potere. Quello di centrosinistra continua ad essere un elettorato di bocca difficilissima ed era evidente che in Liguria sarebbe andata male».
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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