Riello: «Pronto il nostro centro aperto a tutta la popolazione»

Sabato 8 Maggio 2021
IL FOCUS
VERONA «È da almeno tre settimane che noi siamo pronti con la struttura, i medici, gli infermieri per partire con alle vaccinazioni contro il Covid. Ora, finalmente, da lunedì 17 maggio: l'Ulss 9 ci ha assicurato la fornitura dei primi vaccini, così potremo aprire il nostro centro che, nato per i nostri dipendenti, sarà invece aperto a tutta la popolazione».
A dare la data definitiva di apertura del primo polo di profilassi antiCovid all'interno di un'azienda a Verona, è Alessandro Riello, presidente di Aermec. Un centro su cui la multinazionale della climatizzazione e condizionamento di Bevilacqua ha investito, solo per attrezzare la struttura messa a disposizione all'interno dell'azienda, circa 60mila euro.
«Ci siamo dotati del necessario per garantire tutta la catena del freddo, dal congelatore a -80 gradi per la conservazione dei vaccini tipo Pfizer ai frigoriferi di scongelamento, dai generatori e gruppi di continuità per assicurare sempre la corrente elettrica anche in caso di black out all'allestimento delle sale di anamnesi. Le persone saranno accolte in una tensostruttura con tanto di scanner per misurare la temperatura, postazioni di inoculazione e sale post-vaccinazione. La Croce Verde mette a disposizione un'ambulanza, che speriamo di non dover mai utilizzare, collegata al nostro ambulatorio di primo soccorso», spiega Riello.
IL PERSONALE
Aermec è l'unica azienda di Verona ad avviare quest'operazione. «All'investimento nella struttura va poi aggiunto il costo del personale che abbiamo messo a disposizione, circa 16 persone tra medici, infermieri e amministrativi per l'inserimento dei dati - riprende Riello -. Il centro, infatti, opererà sei giorni su sette, sabato compreso, dalle 8 del mattino alle 16.30, su due turni di vaccinazioni con 3 medici, 3 infermieri e 2 operatori amministrativi per turno» Nel parcheggio dell'azienda ci sarà un percorso dedicato per le vaccinazioni con personale per gestire le eventuali code. «Devo dire che, all'interno dell'azienda, tutti fremono per poter vedere aperto questo centro di vaccinazione - conclude Riello - Potevamo, forse, partire già il 13 maggio ma abbiamo preferito seguire le indicazioni delll'Ulss, la cui direzione generale ha subito accolto e sostenuto la nostra proposta. Purtroppo, in questo Paese, come sempre ci si mette di mezzo la burocrazia e manca sempre l'ultimo timbro su un pezzo di carta. Anche per progetti come questo che dovrebbero essere portati avanti da tutti con la massima attenzione».
Massimo Rossignati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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