Regioni, si muovono i Nas per controllare le offerte dei vaccini

Venerdì 19 Febbraio 2021
L'INCHIESTA
VENEZIA Nas in Veneto per avere le carte della trattativa sui vaccini. La notizia è rimbalzata ieri sera da Perugia, dove la Procura guidata da Raffaele Cantone indaga su un tentativo di truffa ai danni della Regione Umbria, a cui a gennaio un professionista avrebbe proposto un acquisto, «accreditandosi falsamente» come intermediario per conto di AstraZeneca. I carabinieri del Nucleo anti-sofisticazioni acquisiranno i documenti anche nella sede della Regione a Venezia, o più verosimilmente della Protezione civile a Marghera, per verificare chi siano i proponenti delle forniture in deroga agli accordi con le autorità centrali. Palazzo Balbi ha già fatto sapere di voler prestare la massima collaborazione agli inquirenti, proprio nella volontà di fare chiarezza sul mercato.
IL SOSPETTO
Pensare che giusto ieri mattina il presidente Luca Zaia aveva dato conto dell'ennesima email, riguardante il marchio al centro dell'inchiesta umbra: «Stamani il direttore generale Luciano Flor ha ricevuto una disponibilità per AstraZeneca». Il sospetto della procura di Perugia è che un mercato parallelo dei vaccini sia già in azione. E così, mentre aumentano i contatti delle Regioni con gli intermediari per l'acquisto diretto, il Nas dei carabinieri indaga sulla possibilità che ci sia un canale illegale del siero, che opera in violazione della normativa europea, secondo la quale l'approvvigionamento può avvenire soltanto attraverso la stessa Ue e non è previsto neppure il rapporto tra Stati e case farmaceutiche. E, invece, già diverse Regioni hanno comunicato di avere avviato trattative per comprare le dosi, analogamente a quanto fatto dai Land della Germania. Le verifiche partono dal fatto che proprio l'amministrazione umbra è stata contattata da un presunto mediatore, che millantava di operare per conto di AstraZeneca. Lo stesso uomo avrebbe avanzato la proposta anche ad altre amministrazioni.
Così ieri, su delega del procuratore Raffaele Cantone, i militari hanno acquisito presso la struttura del commissario straordinario per l'emergenza e all'Aifa tutta la documentazione relativa al quadro normativo-contrattuale, vigente a livello nazionale ed europeo, sulle modalità e i criteri per la distribuzione tra regioni e gli atti relativi ad eventuali deroghe, rispetto alla legge, per alcuni enti che potrebbero dunque procedere in proprio. Ossia se esistano istanze delle Regioni inoltrate all'organismo centrale ai fini dell'approvvigionamento diretto delle dosi di Pfizer o AstraZeneca.
LE VERIFICHE
Gli uomini del Nas si presenteranno anche nella sede della Regione Veneto, visto che Zaia ha annunciato l'avvio di una trattativa per l'acquisto di 27 milioni di dosi. Proposte giunte anche all'Emilia Romagna. E nei giorni scorsi anche il Piemonte si era attivato su questo fronte. L'inchiesta nasce dalla denuncia a carico di un quarantenne messinese, che non ha precedenti penali ed è un commercialista, si era spacciato per un intermediario della casa farmaceutica, che però l'ha disconosciuto. L'uomo è indagato per tentata truffa e sostituzione di persona. L'ipotesi è che potesse agire per conto di terzi e che sia l'ultimo anello di un mercato, parallelo e illegale, in via di espansione.
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