Prete strangolato, parroco a giudizio

Mercoledì 1 Marzo 2017
Prete strangolato, parroco a giudizio
Don Paolo Piccoli è stato rinviato a giudizio per la morte di monsignor Giuseppe Rocco, che venne trovato cadavere nella sua stanza alla Casa del clero di via Besenghi, vicino al seminario vescovile, il 25 aprile 2014 a Trieste. Questo il verdetto del Gup Giorgio Nicoli, al termine dell'udienza preliminare che si è svolta ieri mattina. Nicoli ha respito la richiesta della difesa di non ammettere, quali prove, i referti del Ris sul Dna che confermano che le tracce di sangue trovate sul letto e sul lenzuolo del prete di 92 anni, trovato morto strangolato, appartengono al 52enne Piccoli.
Ex vicino di stanza di Rocco, Piccoli per anni è stato parroco nell'Aquilano. Nativo di Verona, ordinato sacerdote all'Aquila, è dapprima entrato nell'inchiesta come testimone, essendo stato vicino di stanza dell'anziano prete e colui che gli somministrò l'estrema unzione. Una morte violenta e non accidentale o naturale, come era apparso in un primo momento, quella di monsignor Rocco che è stata causata da un'azione di strangolamento: l'autopsia, affidata al medico legale Fulvio Costantinides, ha rivelato una frattura dell'osso ioide. Il corpo dell'anziano religioso fu rinvenuto ai piedi del letto, tutto vestito come se stesse per uscire.
Secondo gli investigatori, il movente era da ricercare in un furto di oggetti sacri scoperto dallo stesso Rocco tra cui un crocifisso e una catenina d'oro dalla quale non si separava mai. A chiedere il rinvio a giudizio era stato il pm Matteo Tripani, che ha coordinato le indagini condotte dal nucleo investigativo dei carabinieri e che ieri in udienza ha ricordato che lo stesso Piccoli aveva dato il proprio assenso al prelievo di alcuni campioni di mucosa per effettuare il test del Dna. La difesa ha focalizzato il proprio intervento sul fatto che Piccoli soffriva di dermatite acuta che gli aveva provocato delle mini ferite alle dita delle mani: questa la ragione delle tracce di sangue trovate sulle lenzuola del letto dell'anziano sacerdote al quale Piccoli diede l'estrema unzione.
Il processo si svolgerà davanti alla Corte d'Assise di Trieste e si aprirà il prossimo 30 giugno. Piccoli è imputato di omicidio volontario, aggravato dall'età avanzata della vittima.
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