Precipita ultraleggero, muoiono due promesse del nuoto

Lunedì 1 Giugno 2020
Precipita ultraleggero, muoiono due promesse del nuoto
IL DRAMMA
ROMA Nuova tragedia nei cieli del Lazio. A pochi giorni dal velivolo biposto che si è inabissato nel Tevere a Roma, un ultraleggero con a bordo due giovani promesse del nuoto è precipitato ieri mattina pochi secondi dopo il decollo a Nettuno, a pochi chilometri dalla Capitale.
Per i due atleti non c'è stato nulla da fare. Toccando terra il piccolo aereo si è incendiato e in pochi istanti è stato completamente avvolto dalle fiamme. Le due vittime, il pilota Gioele Rossetti, 23 anni romano e il passeggero Fabio Lombini, 22enne di Castrocaro Terme, erano atleti della Fin e Lombini era stato finalista anche agli europei di vasca corta a Copenaghen.
I carabinieri della compagnia di Anzio, arrivati sul posto assieme ai vigili del fuoco, indagano sull'accaduto. Dalle prime verifiche emergerebbe che l'ultraleggero è precipitato circa 30 secondi dopo il decollo. Al momento si ipotizza un guasto tecnico. A quanto ricostruito, l'ultraleggero era del padre di Rossetti.
VELIVOLO SOTTO SEQUESTRO
Il velivolo e tutta l'area sono stati messi sotto sequestro. Intanto l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un'inchiesta sull'incidente. Probabilmente i due giovani avevano deciso di sorvolare la parte del basso Lazio. Ai comandi ci sarebbe stato Rossetti, che ha gareggiato a livello nazionale per l'Aurelia Nuoto, accanto a lui Fabio Lombini, argento ai campionati assoluti invernali del 2017 nei 200 stile libero, già nazionale alle Universiadi di Taipei e ai campionati europei in vasca corta di Copenhagen nel 2017. Lombini stava svolgendo un allenamento collegiale al centro federale di Ostia seguito dal responsabile tecnico Stefano Morini ed accompagnato dal suo allenatore Alessandro Resch.
«La Federazione, sconvolta e attonita, esprime le più sentite condoglianze a familiari, amici e società di appartenenza» ha sottolineato la Federazione italiana Nuoto. Quello di ieri è il secondo incidente avvenuto nei cieli del Lazio in pochi giorni. Lunedì pomeriggio poco dopo il decollo dall'aeroporto dell'Urbe un velivolo biposto, con a bordo istruttore e allievo, è finito nel Tevere scomparendo nelle sue acque. L'istruttore è riuscito a mettersi in salvo. Purtroppo per l'allievo non c'è stato nulla da fare. Il corpo del 22enne Daniele Papa è stato recuperato il giorno dopo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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