Pitbull attacca il padrone: per fermarlo lo uccidono

Domenica 21 Aprile 2019
Pitbull attacca il padrone: per fermarlo lo uccidono
IL CASO
AGORDO Gli amici litigano e urlano tra di loro, il cane, un pitbull di un paio di anni, forse preso da quella concitazione, aggredisce il suo padrone e paga con la vita. Drammatiche le conseguenze della discussione avvenuta venerdì sera intorno alle 19 a Agordo, tra 4 ragazzi, cosiddetti punkabbestia. Si tratta di giovani sbandati che posseggono spesso cani di grossa taglia, conosciuti alle forze dell'ordine. Per motivi al vaglio dei carabinieri di Agordo, intervenuti sul posto, i tre con due pitbull, hanno iniziato una discussione, nel piazzale che c'è dietro al supermercato super W, in via XXVII Aprile. Uno dei due cani si è rivoltato contro il padrone, morsicandolo. «La sua aggressività è stata tale - spiegano i carabinieri del comando provinciale - che alcuni presenti hanno dovuto intervenire sull'animale causandone la morte». Ferito Amine Bendaoud, 20enne marocchino che abita a Agordo: è stato accompagnato in ambulanza all'ospedale di Agordo e è stato operato per le ferite riportare al braccio sinistro. La prognosi è di 15 giorni. L'animale ucciso è stato portato al canile sanitario della Usl Dolomiti, a Belluno, e martedì si procederà alla autopsia. Era un cane morsicatore/aggressore grado 2: la scala va da 0 a 3, il massimo previsto. Erano stati effettuati accertamenti anche sul padrone per presunti maltrattamenti dell'animale, ma avevano dato esito negativo, da quanto è dato sapere. Resta il fatto che ieri dopo la notizia c'è stata una vera e propria sollevazione sui social. «Una situazione nota», scrivevano in molti.
IL VIDEO
All'origine della lite, tra i ragazzi ci sarebbero proprio i cani. Da un video, che ha ripreso le fasi concitate e l'aggressione dell'animale al padrone, che ne è seguita, si vedono tre giovani. Una arriva e con rabbia si riprende l'animale. Un altro urla: «Ho detto a te tieni il cane o a lui? Ce lo avevi mollato...». Il ragazzo che se ne stava andando con uno dei pitbull, torna indietro di corsa, trascinando l'animale al guinzaglio e urlando: «Quando bevo mi incavolo, quando bevo...». In un angolo della scena si vede che il secondo pitbull, Kaos, un esemplare di due anni tutto nero, che tenuto al guinzaglio dal suo padrone comincia a saltare a morderlo al braccio. All'inizio sembra un gioco. Poi il 20enne finisce a terra e l'animale non si ferma, il giovane perde anche i pantaloni. Un uomo guarda e non interviene. La commessa del Super W esce e grida: «Fatela finita», poi si accorge e chiede all'amico di intervenire. Il padrone cerca di liberarsi: «Ti prego, basta». Alla fine il cane si calma. Qualcuno urla: «Scampa bobo». Altri: «Copalo». Poco dopo l'animale morirà. Due dei ragazzi-soccorritori gli si piazzano sopra e forse stringendolo con il collare lo strozzano fino alla morte.
LE CONSEGUENZE
Potrebbero non esserci strascichi penali per l'uccisione dell'animale: dovrebbe esserci il dolo e non sarebbe questo il caso. Ma gli animalisti insorgono. «Due video, girati sul posto e oramai divenuti virali - afferma Cristiano Fant di Siamo tutti animali - danno una idea abbastanza chiara della dinamica: mostrano lo stato costrittivo del cane in quella che appare una morte per soffocamento delle stesso. Sorgono molte domande a seguito di questo fatto. Il cane non poteva essere messo in sicurezza senza che venisse ucciso? Chi ha dato l'autorità a queste persone per uccidere un essere vivente? E soprattutto, pagheranno mai per quello che hanno fatto? Come è possibile che certe persone possano detenere cani di razze ritenute pericolose?».
Olivia Bonetti
Federica Fant
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