Piano anti-crisi: Prosecco Docg taglia del 40% la produzione

Venerdì 24 Aprile 2020
Piano anti-crisi: Prosecco Docg taglia del 40% la produzione
VINO
VALDOBBIADENE «Pronti ad una riduzione della resa fino al 40% per ettaro pur di evitare speculazione e blindare il valore del Prosecco Superiore». 120 giorni alla vendemmia: se i dati economici 2019 per la Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg incorniciano l'annata migliore di sempre, con 92 milioni di bottiglie vendute e il raddoppio netto dell'export in Gran Bretagna, il futuro è pieno di insidie. Il segmento hotel, ristoranti, caffè (il cosiddetto Horeca) occupa infatti circa il 60% del mercato delle preziose bollicine di collina. Ed è proprio lì che la pandemia Covid-19 ha azzerato i consumi. Come agire per non intaccare il valore del prodotto? Non resta che ridurre la resa. «Dobbiamo mantenere l'equilibrio tra domanda e offerta - spiega Innocente Nardi, Presidente della Docg - lo dico prima di tutto ai produttori. Quest'anno dobbiamo farci forza e ridurre. Non mi scandalizzerei se da 135 quintali per ettaro si arrivasse, nello scenario peggiore, a 80. Tutelando di più le pendenze eroiche, però». In positivo i primi tre mesi del 2020 nella grande distribuzione: qui la Docg può vantare un aumento delle vendite pari a un + 16,8% a valore e + 18,6% a volume.
I risultati presentati ieri in video conferenza fotografano il 2019 come annata record, con un incremento in valore del 1,2% e la nuova sfida alla differenziazione del prodotto. «Sarà opportuno che il Prosecco superiore abbia un prezzo in target col Cartizze», avvertono gli esperti, «dalle esperienze di crisi passate, anche se non paragonabili a quella attuale per impatto globale, a guadagnarne sarà ancora la qualità perché la domanda sarà più selettiva. Ecco che in questo scenario avranno probabilmente più spazio le selezioni come la tipologia Rive e il Cartizze e giocheranno un ruolo centrale i valori della Denominazione come sostenibilità e territorio».
La situazione con cui la Denominazione ha affrontato lo stop da pandemia è, va detto, di grande solidità. Il totale delle bottiglie vendute di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg in Italia, poco meno di 50 milioni, valgono circa 296 milioni. Quasi 39 milioni di bottiglie, per un valore di circa 202 milioni, sono andate sul mercato internazionale (43,7%). Il raddoppio in volume e valore del prodotto delle bollicine superiori nel Regno Unito compensa in parte il flop Giappone.
TURISMO
L'altro dato di primo interesse nel rapporto riguarda la crescita del turismo enogastronomico. Le colline hanno accolto nel 2019 460 mila visitatori, segnano un +13% rispetto allo scorso anno e un +45% dal 2010, per una spesa complessiva di 40 milioni. «Per l'immediato futuro dovremo consolidare il turismo di prossimità penso ad Austria, Svizzera e Slovenia, in stretta sinergia con ristoranti, malghe e strutture del territorio», riflette Nardi. Secondo un'indagine Swg, il 79% degli italiani dichiara che viaggerà maggiormente all'interno della propria regione, e il 51% degli italiani si manifesta interessato a visitare il territorio del Conegliano Valdobbiadene nel prossimo futuro. A cambiare saranno soprattutto le modalità: il 68% dichiara infatti di essere interessato a pranzi, degustazioni e aperitivi in vigna.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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