«Perché non dare ricerche da fare insieme ai grandi?»

Martedì 11 Dicembre 2018
Professor Antonio Lo Iacono, presidente Società Italiana Psicologia, la misura annunciata dal ministro può aiutare i rapporti familiari?
«Secondo me no, anzi per certi aspetti l'effetto potrebbe essere opposto. Molti genitori aiutano i figli a fare i compiti e questo permette uno scambio di vedute. Qualche esercizio in meno per le vacanze di Natale si può dare se si vuole ma che non siano troppo pochi. La scuola fa sempre un discorso di quantità ma non è quello il problema».
Bisognerebbe cambiare la tipologia dei compiti?
«Sì, fare i compiti spesso annoia sia i ragazzi, sia i genitori che li affiancano. Servono proposte più creative dagli insegnanti. L'ideale sarebbe ad esempio assegnare ricerche che coinvolgano adulti e figli, scegliendo temi che possano interessare entrambi, favorendo così il dialogo e la reciproca conoscenza. Anche vedere insieme un film e fare la critica potrebbe essere utile».
Meno compiti, però, garantirebbero più tempo libero e riposo ai ragazzi.
«Ridurli potrebbe essere utile in estate, quando le famiglie hanno più tempo per stare insieme e le vacanze sono molto lunghe. Anche qui però servirebbero compiti diversi che tengano lontani per un po' i ragazzi da internet e dai cellulari, che sono le nuove dipendenze di oggi».
Valeria Arnaldi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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