Ok alle visite nelle Rsa ma serve un certificato

Mercoledì 5 Maggio 2021
IL CASO
ROMA Il green pass non servirà solo per viaggiare ma anche per andare a trovare i propri cari ospiti all'interno delle Rsa, le residenze sanitarie assistenziali in cui da molti mesi le visite sono proibite a causa del rischio di trasmissione di Sars-CoV-2. La conferenza delle Regioni ha stilato una lista di nuove regole per consentire la riapertura delle strutture ai familiari degli ospiti. Anche il governo ha confermato che questo mese ci sarà il via libera, ma serviva un protocollo di norme da seguire per tutelare gli anziani ed è stato stilato dalle Regioni. Per oggi è stata convocata la Conferenza Stato-Regioni, alla quale parteciperà anche il ministro degli Affari regionali, Mariastella Gelmini. Tra gli argomenti all'ordine del giorno stilato dal presidente della conferenza, il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, c'è proprio «emergenza Covid-19 - proposta di aggiornamento normativo in riferimento all'accesso di parenti e visitatori alle Rsa».
PRECAUZIONI
Cosa dicono le linee guida?Prima di tutto «si prevede l'ingresso solo a visitatori o familiari in possesso di Certificazione Verde Covid-19». In alternativa, dice ancora il documento messo a punto dai presidenti, per consentire le visite «può essere validamente utilizzata l'attestazione di una delle condizioni necessarie per il rilascio delle stesse purché non scadute». Ricordiamolo: si ha diritto al green pass, o certificazione verde, in tre casi. Se si è concluso il percorso della vaccinazione con prima o seconda dose (solo con Johnson&Johnson una è sufficiente), se dopo essere stati positivi si è superata l'infezione e c'è un tampone negativo, se si è eseguito un test nelle ultime 48 ore in cui si risulta negativi. Le visite dovranno essere comunque contingentate: la struttura deve organizzare «una programmazione degli accessi dei familiari lungo l'arco della giornata con modalità e forme atte a evitare assembramenti, per cui di norma gli accessi devono riguardare non più di due visitatori per ospite per visita e per una durata definita». Sconsigliate le visite da parte dei minori. Ancora: «Si dovranno considerare le condizioni dell'ospite e del visitatore, nonché le caratteristiche logistiche della struttura stessa e le mutabili condizioni epidemiologiche. L'accesso dei visitatori, inoltre, è consentito esclusivamente sulla base delle valutazioni della Direzione Sanitaria ovvero del referente medico-referente Covid-19 della struttura». Sarà data la possibilità agli ospiti di uscire dall'Rsa, ma solo con «una specifica autorizzazione da parte delle Direzioni sanitarie, dei responsabili medici o del referente Covid-19». Un'altra indicazione importante riguarda il suggerimento di organizzare le visite, per quanto possibile, nei giardini e nei cortili, evitando luoghi chiusi in cui, come ormai dimostrato, la trasmissione del virus è più probabile rispetto ad aree all'aperto.
FESTA DELLA MAMMA
Spiega il presidente Fedriga: «Per quanto riguarda la data di riapertura alle visite purtroppo siamo limitati molto dal Dpcm, che è ancora in vigore, e che deve essere modificato. Su questo lavoreremo con il Governo».
Le Rsa sono chiuse alle visite ormai da quasi otto mesi, dopo che nel 2020 in queste strutture il coronavirus ha contagiato, purtroppo, moltissimi ospiti. Con la vaccinazione, la situazione è migliorata. Spiegano dall'Orsan - Open Rsa Now, comitato di familiari dei degenti nelle residenze sanitarie assistite: «Siamo stufi e la situazione per quanto in evoluzione è ancora inaccettabile. Qualcuno in Italia non riesce a capire che non possiamo aspettare ancora i ritardi e i tempi della politica. Chiediamo simbolicamente la riapertura il prossimo 9 maggio, Festa della mamma, per consentire agli oltre 2 milioni di congiunti stretti di riabbracciare le proprie mamme dopo 15 mesi di straziante solitudine».
M.Ev.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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