No-vax alla Camera La veneta Cunial imbarazza i 5stelle

Giovedì 24 Gennaio 2019
No-vax alla Camera La veneta Cunial imbarazza i 5stelle
IL CASO
VENEZIA Ci sarà davvero, oggi, nella sala stampa di Montecitorio, l'annunciata conferenza stampa del Corvelva, il Coordinamento Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni? La sala viene concessa su semplice richiesta di un deputato, ed è sempre stata concessa a tutti. Ma stavolta è diverso. Perché ad aver prenotato la sala è la deputata bassanese Sara Cunial, le cui posizioni free-vax, per la «libertà vaccinale», sono note a tutti. E il tema della conferenza stampa sono analisi, fatte eseguire dal Corvelva da laboratori scientifici indipendenti, sulle sostanze contenute in alcuni vaccini.
Apriti cielo. Ha cominciato un deputato siciliano del Pd, Michele Anzaldi, chiedendo l'intervento del presidente della Camera, Roberto Fico: «La Camera non può diventare palcoscenico della propaganda contro i vaccini - s'indigna Anzaldi - Chi ha dato l'autorizzazione? Che c'entra il Corvelva con il Parlamento? Il presidente Fico intervenga al più presto, blocchi questa vergogna». Anzaldi e la collega pd Alessia Morani esortano addirittura i cronisti parlamentari a «disertare la conferenza stampa del Corvelva».
LA CENSURA
Anche l'Ordine dei Medici si muove, e in una lettera a Fico chiede di «sospendere l'evento». L'ex ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, intima: «La ministra Grillo intervenga immediatamente sul presidente della Camera Fico per bloccare un evento che non è altro che disinformazione e megafono per le posizioni no-vax».
Ad essere messo in imbarazzo - ancora una volta - dalle posizioni free-vax della deputata veneta, è naturalmente il Movimento 5stelle, che già in campagna elettorale la sospese dalle liste per aver sostenuto che il vaccino anti-influenza per i bimbi è una pratica accostabile a un «genocidio», e la riammise dopo le scuse. L'ufficio stampa di Montecitorio dirama una nota, ricordando che la conferenza non si terrà nelle sale di rappresentanza, ma solo nella sala stampa, la quale, fa notare informalmente la presidenza della Camera, viene concessa ai deputati senza alcuna valutazione di merito sulle iniziative, e la concessione non è mai stata revocata. Un modo per far capire Fico non sarebbe favorevole a sospendere l'iniziativa, tanto che il presidente si prende subito le sue da Anzaldi: «Non faccia il Ponzio Pilato».
La prima tra i 5stelle a prendere le distanze da Sara Cunial è la ministra della Salute Giulia Grillo: «Non so cosa vadano a raccontare ai cittadini e sono totalmente contraria a questi incontri fatti senza la controparte dell'Agenzia italiana del farmaco».
SCONFESSIONE
Poi è lo stesso Movimento Cinquestelle a sconfessare la deputata veneta: «Prendiamo le distanze dall'iniziativa della deputata Sara Cunial - dichiara Francesco D'Uva, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera - Cunial ha prenotato la sala in completa autonomia e a titolo personale, senza informare il MoVimento 5 Stelle, che sulle politiche vaccinali ha già avuto modo di chiarire la sua posizione. Abbiamo infatti detto più volte che il MoVimento 5 Stelle è favorevole alle vaccinazioni e chi, al suo interno, mette in dubbio il valore della scienza, non rispecchia il comune sentire».
Anche Alessandra Moretti, consigliera regionale veneta del Pd, insiste per la cacciata dei no-vax da Montecitorio: «La Camera dei Deputati non può diventare il palcoscenico per gli apprendisti stregoni e i seguaci delle loro pericolose teorie. L'incontro organizzato a Montecitorio deve essere assolutamente annullato, è inaccettabile ascoltare in Parlamento fake news o veri e propri deliri sull'abolizione dell'obbligatorietà e diritto alla libertà di cura. È grazie all'obbligatorietà che possiamo raggiungere l'immunità di gregge, fondamentale per tutelare i bambini immunodepressi o affetti da malattie ematologiche, che non possono essere vaccinati». «I Cinque Stelle dicono che la deputata Cunial ha agito a titolo personale? Bene intervengano con il ministro Grillo e il presidente della Camera Fico per cancellare questo incontro», conclude Moretti. Sa bene che sarebbe la prima volta: mai l'uso della sala stampa di Montecitorio è stato negato a un deputato in carica, quali che fossero le idee che propagandava.
Alvise Fontanella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci