Negozi aperti in Val d'Aosta L'ira del governo: fermatevi

Giovedì 3 Dicembre 2020
IL CASO
ROMA E' scontro tra la Valle d'Aosta e il governo. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sarebbe intenzionato a chiedere al Consiglio dei ministri di impugnare la legge approvata dalla Regione autonoma contro i Dpcm nazionali e per la gestione autonoma dell'emergenza.
A scatenare il caos è stata la dura presa di posizione del presidente della Regione Erik Lavevaz, che ha deciso di impugnare l'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che nei giorni scorsi ha riclassificato Piemonte, Lombardia e Calabria da zone rosse a zone arancioni, confermando, invece, in zona rossa, la Valle d'Aosta.
RISPOSTA
Al presidente della Valle d'Aosta ha scritto il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, invitandolo a revocare l'ordinanza del 30 novembre che consente le riaperture degli esercizi commerciali come se la Regione fosse in zona arancione. Boccia ha scritto: «La invito a revocare l'ordinanza ricordandole le responsabilità che potrebbero derivare dall'applicazione delle misure da lei introdotte riguardo alla tenuta delle reti sanitarie e alla tutela della salute dei cittadini valdostani».
Alla missiva Lavevaz, intervenendo ieri in Consiglio regionale, ha replicato: «La legge va nella direzione giusta, non importa se sarà impugnata, è un segnale forte della nostra autonomia». Ma per Boccia queste affermazioni «minano e ledono la leale collaborazione che ha caratterizzato in questi mesi il duro e faticoso lavoro comune contro la pandemia».
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