Muore nel parcheggio del centro vaccinale dopo la seconda dose

Domenica 9 Maggio 2021
DAVANTI ALLA FIGLIA
TREVISO E' morta un'ora dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino anti-Covid. La tragedia si è consumata ieri mattina nel parcheggio del Vax-point del Bocciodromo di Villorba. Irma Dall'Acqua, 91 anni, vedova Scattolin, residente proprio a Villorba, è stata colpita da un arresto cardiocircolatorio a un'ora di distanza dalla somministrazione del richiamo con Pfizer. I medici presenti nel centro vaccinale hanno provato a lungo a rianimarla, praticandole il massaggio cardiaco. La signora era già costretta a convivere con seri problemi cardiovascolari e renali. E' stato subito attivato anche il defibrillatore. Ma, come confermano dall'azienda sanitaria, lo strumento ha rilevato per tutto il tempo un ritmo non defibrillabile. Nel giro di 12 minuti è giunta sul posto l'auto-medica del 118 con a bordo un anestesista rianimatore. Il personale sanitario ha proseguito le manovre salva-vita. Ma senza ottenere risposte. La 91enne è stata così intubata e trasferita d'urgenza all'ospedale di Treviso. Purtroppo, però, non c'è stato nulla da fare.
MALORE FATALE
«Stante la persistenza di un ritmo non defibrillabile specificano dall'Usl la paziente, che soffriva di patologie cardiovascolari e renali, è stata trasportata al pronto soccorso, dove è deceduta». L'azienda sanitaria ha chiesto l'autopsia per approfondire le cause del decesso. «Non c'è nessun collegamento tra la vaccinazione e il decesso sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl trevigiana l'autopsia è stata richiesta proprio per sgomberare definitivamente il campo da qualsiasi ipotesi del genere». L'allarme è scattato a metà mattina. L'anziana, accompagnata dalla figlia, aveva ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer verso le 10. Nell'immediato non è emerso alcun problema. Di seguito è rimasta per un'ora nella sala del Bocciodromo in attesa che venisse vaccinata anche la figlia. Poi entrambe hanno raggiunto l'auto nel parcheggio e se ne sono andate per far ritorno a casa, distante appena un chilometro dal centro vaccinale, dove la signora abitava con una nipote. La 91enne si è sentita male proprio lungo questo tragitto. Erano da poco passate le 11. Vista la situazione, la figlia ha fatto inversione ed è immediatamente ritornata nel Vax-point. Si è fermata davanti alla porta di uscita della struttura e ha chiesto aiuto. Il personale sanitario ha subito iniziato le manovre per la rianimazione. Che purtroppo si sono rivelate vane.
SCOSSI I PRESENTI
La concitazione di quei momenti, la corsa dei soccorritori e i teli bianchi tirati per proteggere le loro manovre hanno scosso tutti i presenti. Inevitabile. Oltre alla richiesta dell'autopsia per fare chiarezza fino in fondo, comunque, l'Usl trevigiana ha immediatamente allontanato l'ipotesi che il decesso possa in qualche modo essere legato alla somministrazione del vaccino anti-Covid. «Non c'è nessun nesso causale. Voglio fugare qualsiasi dubbio, anche per la stessa famiglia conclude Benazzi il medico del Suem ha richiesto l'autopsia proprio per fare completa chiarezza. La signora aveva già importanti problemi cardiaci. Purtroppo l'arresto cardiocircolatorio non è così raro. In Italia se ne registrano 70mila all'anno. In questo senso, quanto accaduto ieri poteva capitare dieci giorni prima o un giorno più tardi. In questo momento ci stringiamo al dolore della famiglia».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci