Morto l'autista ferito, telefona il turista Albert: sono in vacanza

Domenica 19 Agosto 2018
dal nostro inviato
GENOVA Erano tanti i camion che la mattina del 14 agosto transitavano sul cavalcavia collassato. Si affrettavano con le ultime consegne prima del giorno di festa e l'arteria che collega levante e ponente della Liguria è una delle tratte più battute. Tra loro c'erano anche Marian Rosca, camionista di origini romene di 36 anni, e il collega che viaggiava accanto a lui, Anatoli Malai, di 44 anni. Anatoli è morto sul colpo, Marian è stato trasportato al Policlinico San Martino in codice rosso. «Le sue condizioni sono disperate, ha un trauma cranico devastante, probabilmente non riusciremo a salvargli la vita», spiegavano i medici. Dopo quattro giorni di agonia, ieri Marian è morto e il suo nome ha allungato la lista delle vittime del Morandi.
Morti e salvati sono registrati negli elenchi della prefettura, a parte i dispersi. I familiari telefonano, chiedono informazioni, i dati vengono incrociati con gli elementi raccolti dai vigili del fuoco. Bastano poche ore per scoprire che un figlio o un padre che si temeva stesse passando sul ponte nel momento della catastrofe, aveva solo il telefono staccato. Altre volte l'ansia dura di più, come nel caso di Albert, turista tedesco dato per disperso. Ieri ha telefonato in Prefettura: «Scusate, non sapevo mi stessero cercando. Ho proseguito sulla strada delle vacanze».
C. Gu.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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