Mondiali di sci, Cortina è pronta ma attende un rinvio

Mercoledì 1 Luglio 2020
L'EVENTO
CORTINA D'AMPEZZO A Cortina d'Ampezzo bisogna aspettare ancora, per sapere se i Campionati del mondo di sci alpino resteranno fissati nel febbraio 2021, oppure se l'emergenza sanitaria globale Covid li farà slittare di tredici mesi, al marzo 2022, dopo i Giochi olimpici e paralimpici invernali di Pechino. È attesa domani la risposta della Federazione internazionale sci, che si è presa oltre un mese di tempo, per analizzare la richiesta di rinvio delle gare iridate, formulata dalla Federazione italiana sport invernali. Il presidente Flavio Roda rappresenta l'Italia nel consiglio Fis; nei giorni passati ha avuto confronti con tutti gli interessati al Mondiale ampezzano: comitato organizzatore, Coni, governo, istituzioni locali, imprenditori del territorio. «Tutti sono pronti a realizzare un importante evento per l'Italia dice Roda - e noi porteremo alla Fis questa chiara volontà e la sottoporremo alle altre nazioni. L'attività per realizzare l'evento non si è mai fermata e se decideranno di proseguire con le date originarie del febbraio 2021, noi lo faremo».
La discussione verterà anche su contenuti e modalità che il Mondiale italiano potrà avere: aldilà del programma di gare, sono previsti eventi di contorno di grande prestigio. Tutto ciò dovrà essere attentamente valutato, per la massima sicurezza e nel rispetto delle normative sanitarie. Se sarà confermato il 2021, Cortina avrà l'opportunità di realizzare il primo, grande evento internazionale italiano post Covid: il lancio ideale verso i Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026.
LA FONDAZIONE
Intanto Fondazione Cortina 2021 lavora perché tutto sia pronto fra sette mesi, da programma. Alle pendici della Tofana c'è un unico grande cantiere, fra strade di accesso, piste da sci, impianti di risalita. Sono iniziate le opere preliminari della nuova cabinovia da Pocol alle Cinque Torri, per completare il carosello fra Tofana e passo Falzarego e guardare alle altre valli, al Sella Ronda. Tutto deve essere pronto per accogliere atleti e pubblico. Sempre che ci si possa muovere, da uno stato all'altro, fra sette mesi. «I nostri timori riguardano gli spostamenti degli atleti, che confluiranno qui da tutto il mondo, con lo staff delle squadre e quant'altro concorre a fare un Mondiale», dichiarò Valerio Giacobbi, amministratore di Fondazione Cortina 2021, all'indomani della richiesta di rinvio. «Il nostro obiettivo è valorizzare l'importante investimento fatto in questi anni - aggiunse Giacobbi la richiesta della Fisi, appoggiata da tutti noi, vuole riuscire a proporre un Mondiale più completo, in ogni sua parte, per dare il massimo valore alla presenza degli spettatori. Pensiamo all'impatto dell'evento sulla comunità; siamo attenti alle esigenze e alla presenza degli sponsor. Temiamo che nel 2021 non si possa avere tutto questo, a causa delle apprensioni per la salute, che potrebbero permanere».
LA REGIONE
Da Venezia interviene Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, particolarmente vicina a Cortina in questo periodo, anche per la comune corsa ai Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026: «Io ho sostenuto Roda e Benetton, per tentare di spostare i Mondiali di sci al 2022: ritengo sarebbe la soluzione migliore. Se però, per qualche difficoltà, ci toccasse farli nel 2021, li faremo». Zaia motiva la sua posizione: «Dico che è meglio il 2022 anche perché, se tornasse l'infezione da coronavirus, i Mondiali si dovrebbero fare quantomeno a porte chiuse. Meglio quindi assicurarsi, perché c'è anche il rischio che li annullino. In ogni caso, credo che ci sarebbero difficoltà nel calendario internazionale, nel mantenerli il prossimo anno».
Marco Dibona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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