Minacce no-vax a Fedriga Governatore sotto scorta

Martedì 7 Dicembre 2021
FRIULI VENEZIA GIULIA
TRIESTE Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, è sotto scorta dalla scorsa settimana a causa delle minacce - anticipate settimane fa dal Gazzettino - firmate da alcuni esponenti del movimento no-vax. Note, ripetute e ferme le posizioni di Fedriga a favore del vaccino. Lui stesso ha già ricevuto la terza dose dell'antidoto di Moderna. Ma non c'è solo la massima autorità regionale, nel programma di protezione delle forze dell'ordine.
L'onda d'odio che investe i decisori politici e che proviene dal variegato substrato no-vax ha investito a più riprese anche il vicepresidente regionale Riccardo Riccardi, anch'egli destinatario di misure di sicurezza rinforzate. Stesso destino per il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che nel periodo caldo delle proteste contro il Green pass ha scelto la linea dura, firmato ordinanze restrittive e apostrofato i manifestanti con parole senza spazio per i dubbi: sì al vaccino, no ai disordini. Per questo è stato minacciato. Anche lui. Ed è attenzionato dalle forze dell'ordine.
SOLIDARIETÀ
Ma il caso più eclatante è e resta quello del presidente Fedriga, costretto a vivere sotto scorta come capita a chi combatte la mafia o la criminalità organizzata in genere. E proprio al rappresentante delle Regioni nella Conferenza che intrattiene i rapporti con il governo ieri è arrivata la solidarietà bipartisan di tutto il mondo politico. Dall'ovvia presa di posizione dei gruppi parlamentari della Lega (il partito di Fedriga), all'opposizione in blocco che ha fatto quadrato condannando le minacce e prendendo le parti del rivale politico. «Un abbraccio all'amico», ha scritto sui social il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. «Conoscendo Massimiliano, le minacce avranno l'effetto opposto», ha detto il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato. Mara Carfagna, ministro del Sud, ha predetto che le intimidazioni «non fermeranno certamente l'operato di Fedriga». Vicinanza su Twitter anche da parte del ministro Gelmini. E poi i nemici di sempre, come ad esempio Debora Serracchiani, presidente del Fvg prima di Fedriga e ora capogruppo del Pd alla Camera: «È intollerabile che chi si prodiga per tutelare la salute della propria comunità e garantire la ripresa dell'economia sia minacciato e costretto a vivere sotto scorta». E ancora l'Anci del Veneto, vari presidenti di Regione tra cui Giovanni Toti (Liguria), con cui proprio Fedriga ha condotto la battaglia per introdurre norme più severe per i non vaccinati nelle zone a colori. Vicinanza unanime dai movimenti politici del Friuli Venezia Giulia.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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