Messaggio alla mamma e si getta nel dirupo

Venerdì 8 Dicembre 2017
Messaggio alla mamma e si getta nel dirupo
LA TRAGEDIA
PADOVA Ha inviato un ultimo messaggio alla mamma, poi è arrivato in cima al monte Pirio, a un'ora di cammino da casa, e si è lanciato giù nel dirupo. Da quella cima si vede il paese dall'alto, sullo sfondo i comuni dell'area termale. Un panorama da cartolina che questa volta, però, si è trasformato nel teatro di una disgrazia.
Dimitri, 15 anni, di Torreglia in provincia di Padova, era un ragazzo allegro e gioviale, seppur riservato, ma nel cuore covava un'inquietudine che nessuno conosceva e che l'ha portato a togliersi la vita. Il gesto estremo è maturato mercoledì, quando intorno alle 16 si è infilato le scarpe e ha indossato la giacca pesante. Ha camminato a lungo, da solo: prima un paio di chilometri lungo lo stradone d'asfalto, poi il tortuoso sentiero in mezzo agli alberi. Infine, la salita per arrivare in cima alla roccia: da lì ha fatto un volo di una ventina di metri.
LA DECISIONE
In quei sessanta minuti Dimitri ha avuto tutto il tempo di pensare a quello che stava facendo ma, camminando in mezzo al fango, non ha mai cambiato idea. Il ragazzo era abituato a uscire di casa di pomeriggio per fare una passeggiata, magari prima di iniziare a mettersi a studiare e a fare i compiti, oppure subito dopo, per svuotare la mente e respirare un po' d'aria fresca. Dopo pochi minuti, mentre a passi veloci percorreva il sentiero dei Colli, il quindicenne ha preso in mano il telefono, ha aperto Whatsapp e ha scritto alla madre: «A volte non sapete quanto è facile fare un passo oltre la normalità». La mamma inizialmente non ci ha dato troppo peso, ma dopo qualche minuto, inquietata da quelle parole, ha provato a chiamarlo. Una, due, tre volte. Nessuna risposta. Così la donna, 51 anni, non sapendo più cosa fare, ha telefonato ai carabinieri raccontando loro il terribile sospetto: «Temo che mio figlio voglia suicidarsi».
In pochi minuti i militari dell'Arma hanno attivato le ricerche. Più pattuglie dei carabinieri hanno perlustrato, anche con l'aiuto del papà che conosceva bene le abitudini del quindicenne, i sentieri che si inoltrano nei Colli, in mezzo alla boscaglia.
IL RITROVAMENTO
Sono le 19.40 circa quando un militare della stazione di Teolo vede, giù nel dirupo, un corpo: è Dimitri. La mamma aveva ragione: il figlio aveva deciso di suicidarsi e l'ha fatto gettandosi dalla parete di roccia del monte. Uno dei carabinieri ha cercato di raggiungere il quindicenne, per capire se c'era ancora qualche possibilità di salvarlo, scendendo a fatica tra il terreno che cedeva sotto i piedi e i rovi che intralciavano il cammino. Una volta arrivato, però, ha capito presto che non c'era più nulla da fare. Il cuore di Dimitri aveva smesso di battere per sempre: troppo violento l'impatto con il suolo dopo quel terribile volo. Per riuscire a riportare sul sentiero il corpo del quindicenne i carabinieri hanno chiesto l'aiuto dei vigili del fuoco, che con corde, verricelli e una barella in dotazione alla squadra del Saf, sono riusciti ad arrivare alla salma e a trasportarla fino alla strada, dove i sanitari del Suem ne hanno constatato il decesso.
Secondo i carabinieri non ci sono dubbi sul suicidio, visto anche l'ultimo messaggio inviato alla madre. «Non sappiamo darci minimamente una spiegazione - dice uno zio -. Dimitri era un ragazzino taciturno e riservato, ma senza particolari problemi. Mercoledì sera, quando lo abbiamo saputo, ci è caduto il mondo addosso». Torreglia è un paese piccolo dove vivono poco più di seimila persone, e moltissime famiglie si conoscono da generazioni. La notizia della tragedia si è diffusa ieri mattina passando rapidamente di bocca in bocca, accolta con sgomento e accompagnata da un'unica domanda: «Cosa è scattato nella mente di quel povero ragazzino?». La salma è stata portata all'obitorio di Abano.
Marina Lucchin
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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