VENEZIA - Per il prossimo triennio, il Nordest avrà bisogno di quasi 3.600 nuovi medici specialisti. Per la precisione, 3.599, di cui 2.463 in Veneto, 606 in Friuli Venezia Giulia, 105 in Trentino e 425 in Alto Adige. È quanto risulta dalla bozza dell'accordo che è pronto a sbarcare in Conferenza Stato-Regioni.
IL FABBISOGNO
Lo schema di intesa stabilisce il fabbisogno dei camici bianchi da formare in questi tre anni, in base alle esigenze indicate dai singoli territori: in totale 38.942.
I REPARTI
Non calano però le richieste del Nordest, che evidentemente mantiene una drammatica carenza di personale, dovuta a un lungo periodo di mancata programmazione universitaria. La tendenza risulta infatti dalla rilevazione trasmessa al ministero della Salute dal Veneto, il cui direttore delle risorse strumentali Claudio Costa coordina il tavolo tecnico interregionale dedicato all'area risorse umane, formazione e fabbisogni formativi.
Palazzo Balbi ha infatti evidenziato una domanda costante di nuovi laureati da specializzare e inserire nei reparti: 821 per ognuno dei tre anni. I numeri più consistenti sono relativi agli anestesisti (300 nel triennio) e ai medici di Emergenza e urgenza (altri 300), seguiti dai pediatri (180), dai chirurghi generali (165) e dagli internisti (150). Per gli altri corsi le cifre sono inferiori, anche se stanno a zero solo gli specialisti in Audiologia e foniatria e quelli in Medicina termale.
Da parte sua, il Friuli Venezia Giulia ha chiesto 202 corsisti per ciascuna annata, fra i quali spiccano 45 di Anestesia e rianimazione, 36 di Pediatria e Medicina interna, 30 di Emergenza e urgenza e Geriatria. Quanto a Trento, la pianificazione vede 35 studenti all'anno da moltiplicare per tre. Solo a Bolzano viene prevista una progressiva riduzione nel corso del tempo: prima 176, poi 132 e infine 117.
Ora la bozza dovrà essere approvata congiuntamente dal Governo e dalle Regioni.