Maxi-focolaio in Comelico: all'aperto con mascherina

Mercoledì 30 Settembre 2020
LA GIORNATA
VENEZIA Mascherina obbligatoria anche all'aperto. Scattano le misure più drastiche. Dalla Sicilia al Veneto, dove il provvedimento più stringente è stato preso nel Bellunese: in tre Comuni del Comelico da oggi si potrà girare solo con il volto protetto e i bar chiuderanno alle 22.
Tutto questo mentre il coronavirus colpisce anche i più piccoli: in provincia di Venezia, nel Miranese, un bimbo di 46 giorni è risultato positivo al Covid. Si trovava in ambulatorio dalla pediatra per la prima visita, aveva il nasino chiuso, il medico ha prescritto il tampone per il piccolo e per i genitori. Risultato: tre positivi.
BELLUNO
Ma l'epicentro della crisi è tra le montagne. Metà dei bellunesi positivi si concentrano in tre comuni del Comelico (6mila abitanti in tutto su una provincia di 200mila). Parliamo di poco più di 70 infetti sul totale dei 149 nel Bellunese. Numeri irrisori in una grande città, ma che creano allarme in una piccola realtà dove ormai due asili e una classe delle elementari sono stati chiusi per bimbi positivi (sono in tutto 7 i minori con Covid in quella vallata). Il focolaio, come calcolato dalla Ulss 1 Dolomiti, ha un'alta incidenza del contagio sulla popolazione (1,11% in un mese) e ha fatto scattare misure urgenti, le prime di questo tipo prese in Regione. A Santo Stefano di Cadore, San Pietro di Cadore e Comelico Superiore da oggi si potrà girare solo con la mascherina da indossare anche all'aperto e i bar chiuderanno alle 22. La misura è stata suggerita ieri dall'Ulss 1 Dolomiti e attuata con ordinanze sindacali che entreranno in vigore oggi. Nella proposta di misure anti-contagio inviata ieri ai sindaci dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Usl 1 Dolomiti, Sandro Cinquetti, a seguito del confronto con il Dipartimento regionale della prevenzione, vengono descritte le misure di prevenzione da prendere per arginare il focolaio del Comelico. Il provvedimento ordinativo contingibile e urgente adottato dai sindaci ha la validità di 15 giorni, a seguito dei quali verrà rivalutata la situazione. La speranza è che il focolaio comeliano si spenga. Già ieri c'era qualche spiraglio: a differenza dei giorni precedenti in cui si viaggiava con nuovi positivi a due cifre, ieri erano solo 3 i casi, uno solo del Comelico. Con le ordinanze e le nuove regole scatteranno da oggi anche i controlli più serrati, voluti dalla Prefettura e varati dal Comitato per l'Ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito lunedì. Per i furbetti delle mascherine: multe salatissime. Intanto Santo Stefano ha già annullato la tradizionale Fiera dei Santi, una manifestazione storica che si svolge nelle giornate del 2 e 3 novembre e che in 758 anni di storia si era fermata solo con Vaia. Va ricordato che tutto è iniziato circa 15 giorni fa quando si è verificato un problema in un campeggio con un focolaio famigliare. Tracciando i contatti sono emersi altri positivi e poi altri casi. Nei paesi sono diversi i negozi chiusi, un po' per scelta per la sicurezza del personale, un po' per obbligo per un commesso o un titolare positivo.
Per quanto riguarda il bollettino veneto, ieri sono stati registrati 90 nuovi casi di contagio da Covid, che portano il totale a 27.307. Nessun nuovo decesso, per cui il totale delle vittime resta 2.177. Negli ospedali due nuovi ricoverati positivi in terapia intensiva per un totale di 23.
ITALIA
Con la curva dei contagi in risalita, in Italia stanno iniziando a tornare anche le ordinanze restrittive. Tra i più rigidi lo sceriffo campano Vincenzo De Luca che, per i suoi corregionali, a partire da oggi ha introdotto un tetto massimo ai partecipanti agli eventi e ha avvisato: «È la penultima decisione prima di chiudere tutto». A feste e ricevimenti potranno prendere parte al massimo 20 persone, sempre nel pieno rispetto di tutte le regole previste dai protocolli, che però saranno più rigidi per cinema, teatri, spettacoli dal vivo, ristoranti e bar. Una stretta anti-movida che prevede anche il divieto di vendita di alcolici dopo le 22 per tutti gli esercizi commerciali e quello di consumo di bevande dalle 22 alle 6 del mattino nei luoghi pubblici. Non solo. De Luca per primo ha reintrodotto anche l'obbligo di indossare sempre, anche all'aperto e sui mezzi pubblici, la mascherina. Sulla stessa linea d'onda il collega siciliano Nello Musumeci che, proprio come accade in Calabria già da qualche giorno, ha affiancato all'obbligo di indossare la mascherina all'aperto anche il sostanziale divieto di assembramenti. Fino al 30 ottobre, anche in piazze o strade, si dovranno evitare capannelli e bisognerà coprire naso e bocca.
E a Bologna, a partire dalle ore 18 di questo venerdì fino alle 24 di domenica e per tutti i week-end a seguire, sarà obbligatorio indossare la mascherina all'aperto.
Olivia Bonetti
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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