Mascherine all'aperto, il pressing dei sindaci «Shopping in sicurezza»

Martedì 30 Novembre 2021
LO SCENARIO
ROMA Dai Castelli Romani a Taormina, da Milano a Roma, da Trieste a Genova, Bologna, Firenze. Il governo impone il Super Green pass a partire dal 6 dicembre, ma prende tempo sulle mascherine all'aperto. E allora buona parte dei sindaci si sta organizzando autonomamente per evitare che i contagi in risalita compromettano lo shopping natalizio e le intere feste.
LE REGIONI
Ci avevano provato già le Regioni a sollecitare un intervento a livello nazionale, magari nell'ambito del decreto che ha imposto il Certificato verde rafforzato. Ma la richiesta, al momento, non è stata recepita e ora i sindaci sono tornati alla carica con una proposta più netta del presidente dell'Anci, Antonio Decaro, primo cittadino di Bari. «I sindaci hanno chiesto al Governo - ha dichiarato -, l'ho fatto io a nome di tutti qualche giorno fa in cabina di regia, di valutare l'opportunità di rendere obbligatorio l'uso della mascherina all'aperto su tutto il territorio nazionale dal 6 dicembre al 15 gennaio». E ha aggiunto: «Sono i giorni del Natale, dove per lo shopping, per la voglia giustamente di stare insieme e di fare comunità, nelle nostre città c'è maggiore possibilità di assembramento».
In attesa di una risposta che coinvolga l'intero Paese, e che potrebbe - secondo gli amministratori locali - essere una spinta fondamentale per convincere i cittadini a usare i dispositivi di protezione anche all'aperto, diverse ordinanze sono già entrate in vigore, soprattutto nelle grandi città, dove nel fine settimane il centro viene preso d'assalto.
Nessuna novità in Campania dove la mascherina è rimasta obbligatoria all'aperto anche in estate, mentre a Milano è scattato l'obbligo nelle vie dello shopping già da sabato scorso. Per il primo week end, il sindaco Giuseppe Sala, ha deciso di non punire i trasgressori: «È stato un week end educativo - ha spiegato -, abbiamo deciso di non multare e passeremo alle multe più avanti. Quello che mi hanno detto i responsabili dei vigili è che la grandissima maggioranza delle persone la mascherina ce l'aveva e quindi è stato un segno positivo».
Inoltre il Comune ha preso altri provvedimenti per evitare assembramenti nelle feste natalizie. «Per esempio, non ci siamo sentiti di non fare l'albero ma abbiamo deciso di non fare il concerto in piazza Duomo - ha sottolineato ancora Sala -. Per la Prima della Scala ho chiesto al cda di non fare la tradizionale cena, perché sono 300 persone in un luogo chiuso e non mi sembrava giusto. Abbiamo degli schermi in giro per la città, ma ho detto di non metterli in Galleria perché normalmente è più affollata. Non c'è quindi una regola aurea ma c'è il consenso misura per misura».
LA CAPITALE
Le stesse disposizioni sono state adottate dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori. E il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri ha applicato alcune misure in vista del Natale. Il neo primo cittadino ha firmato un'ordinanza nella quale sono predisposti accessi contingentati in alcune piazze e vie dello shopping e, all'occorrenza, potrà essere disposta la chiusura di alcune fermate della metro del centro. Dal 6 dicembre, poi, l'uso della mascherina diventerà obbligatorio all'aperto in caso di folla. «Stiamo facendo una valutazione delle aree. A breve finalizzeremo questo lavoro - ha affermato -. Questo è un orientamento condiviso, ma dobbiamo fare una valutazione tecnica sia sulla proiezione dei contagi sia in merito alle zone».
Di diverso avviso il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: «Mettere o non mettere le mascherine all'aperto - è la sua tesi - non è una scelta né politica né di sensibilità ma legata ai colori, noi intendiamo attenerci ai colori».
C. Man.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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