Mascherine ai parenti invece che alle Rsa e il sindaco lombardo finisce in carcere

Venerdì 9 Aprile 2021
L'INCHIESTA
MILANO Mascherine per familiari e dipendenti comunali e amici quando durante la pandemia non si trovavano. «Le mascherine ai miei, che non ne hanno» chiedeva l'ex moglie, e «facciamo metà e metà» diceva invece lui al direttore compiacente di una Rsa. Sono le frasi choc, intercettate dai Carabinieri, che coinvolgono il sindaco di Opera (Milano), Antonino Nucera, arrestato ieri insieme alla dirigente dell'ufficio tecnico del Comune e a tre imprenditori edili.
APPALTI E CORRUZIONE
L'accusa è di essere coinvolto in una vicenda di appalti e corruzione, con risvolti inquietanti per la sottrazione di mascherine ai cittadini fragili proprio nella primavera 2020, quando c'era ovunque grande carenza di Dpi per affrontare la pandemia. L'appropriazione indebita di mascherine, in particolare - si legge nell'ordinanza di oltre 200 pagine firmata dal gip Fabrizio Filice - si è configurata ai danni della Rsa Anni Azzurri Mirasole di Noverasco di Opera (2.380 pezzi) e della farmacia comunale (500 pezzi). L'inchiesta - coordinata dai Procuratori Aggiunti, Alessandra Dolci e Maurizio Romanelli, e dai Sostituti Silvia Bonardi e Stefano Civardi, e condotta dal Nucleo Investigativo dell'Arma - è stata avviata nel febbraio 2020, evidenziando, secondo le accuse, una «sistematica interferenza in procedure di gara per orientarle in favore di imprenditori conniventi».
In tale contesto, sono state inoltre documentati gravi illeciti ambientali con l'interramento - in aree di cantiere nel Comune di Opera e in aree agricole all'interno del Parco Sud di Milano - di circa mille tonnellate di fresato d'asfalto.
Tra gli episodi contestati al sindaco di Opera (Milano), sospeso stamani dal Prefetto di Milano, c'è anche quella di aver favorito una speculazione sull'acquisto di termoscanner da installare in Comune, alla Polizia locale e nella farmacia facendoli pagare il triplo dell'effettivo costo di mercato. La corruttela si intersecherebbe anche con vicende di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, che sarebbero stati «fatti sparire» in campi agricoli o in altri cantieri stradali dell'hinterland milanese per circa 500 tonnellate di «fresato d'asfalto» e oltre 300 tonnellate di macerie.
IL PERSONAGGIO
Nucera, 50 anni, dal 2018 sindaco della cittadina di 13mila abitanti alle porte di Milano, originario di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), nel maggio 2020 era salito agli onori delle cronache per un'ordinanza molto restrittiva che imponeva ai cittadini di non uscire di casa «per la loro salute», scatenando una campagna social da parte degli abitanti. In quell'occasione aveva dichiarato che «l'ordinanza emessa ha un unico obiettivo: garantire la sicurezza e la tranquillità di tutta la comunità operese».
P.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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