Marghera, violentata in discoteca: arrestato un quindicenne mestrino

Venerdì 7 Giugno 2019
Marghera, violentata in discoteca: arrestato un quindicenne mestrino
IL CASO
MESTRE Ha compiuto 15 anni da pochi giorni, ma alle spalle ha già una discreta lista di precedenti. L'episodio più pesante, però, quello che gli è valso l'accusa più grave, è del 19 maggio scorso: violenza sessuale. Un macigno giudiziario vero, questa volta, che va ben al di là di quei furtarelli per cui si era già fatto conoscere in passato dalle forze dell'ordine. I poliziotti si sono presentati a casa sua mercoledì notte, a Marghera, l'hanno prelevato davanti ai genitori e l'hanno portato al carcere minorile di Treviso: oggi verrà interrogato dal gip e, con ogni probabilità, non si avvarrà della facoltà di non rispondere. Assistito dall'avvocato Stefania Pattarello, fornirà la sua versione dei fatti.
L'EPISODIO
Il caso è avvenuto un sabato sera come tanti. A Mestre non sono molti i locali per ballare, meno ancora quelli dedicati ai giovanissimi. Il Molocinque, in questo, è un'autorità: punto di riferimento in particolare per gli under 21 in città. E in quella serata, a quanto ricostruito, il quindicenne aveva puntato una ragazza di 18 anni. Stando al racconto di alcuni testimoni, i due sarebbero stati insieme per un po' durante la notte. Sembravano felici, sembravano divertirsi insieme. Almeno nella prima parte della serata, appunto. Poi, però, sarebbe successo qualcosa. Ed è proprio su questo qualcosa che si sono concentrate le indagini degli investigatori veneziani, raccogliendo le immagini delle telecamere e le testimonianze del personale della discoteca. La ragazzina, uscita dal locale, è finita in pronto soccorso, accompagnata dai propri genitori e dimessa poi con una decina di giorni di prognosi. È stata lei a fornire a medici e poliziotti tutte le indicazioni per risalire al suo presunto stupratore. Con quegli elementi in mano, era chiaro che ormai era solo questione di tempo.
Una settimana prima di questo caso, proprio davanti alla discoteca in cui si sarebbe verificata la violenza, era scoppiata una maxi rissa con una decina di giovani albanesi che, a colpi di spranga, avevano massacrato di botte due ventenni mestrini. Uno degli aggressori, inoltre, aveva estratto una pistola per minacciare le vittime. Questa volta il tutto si era verificato all'esterno, ma è probabile che l'inizio delle ostilità, tra i due gruppi, fosse avvenuto all'interno.
SIGILLI
Questi due episodi nel giro di sette giorni hanno spinto il questore di Venezia Maurizio Masciopinto a usare il pugno di ferro nei confronti dei titolari del locale: un obbligo di chiusura per trenta giorni. Una mazzata per gli affari di un'attività commerciale che, soprattutto con l'arrivare dell'estate, punta a incrementare le sue entrate.
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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