Malta, Ibiza, Croazia raffica di positivi fra i giovani turisti

Lunedì 10 Agosto 2020
IL CASO
ROMA Otto 19enni sono rientrati positivi da Malta, un 35enne da Ibiza, un altro dalla Croazia. In sintesi: in un solo giorno dieci contagi sono stati causati dai viaggi per le ferie in altri paesi europei. È accaduto nel Lazio, ma era appena successo in Veneto, con otto giovani padovani e altri due trevigiani rientrati infetti dalla Croazia nei giorni scorsi. Simile bilancio anche in altre regioni: sedici in Emilia-Romagna, nove in Toscana, per fare altri due esempi. E poi altri casi sparsi nel resto del Paese. In un solo giorno sono almeno una quarantina i ragazzi tornati dalle ferie in giro per l'Europa con il coronavirus. Niente mascherine, alcolici, movida sfrenata, case condivise, gente che urla e canta senza rispettare le distanze: si tratta della miscela perfetta per la diffusione di Sars-CoV-2.
LE STORIE
Se si considerano le ultime settimane, si supera ampiamente quota 200. Ormai è un fiume senza fine che rischia di ingrossarsi, visto che il rientro dalle vacanze diventerà ancora più massiccio dopo Ferragosto. Notizie simili arrivano dalla Germania, dove il ritorno di ragazzi che erano stati in vacanza all'estero, ha alimentato il contagio. In Emilia-Romagna hanno anche stilato una statistica. Spiega l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini: «Dal primo luglio ad oggi i nuovi positivi in età compresa tra i 16 e i 25 anni sono stati 300 solo in Emilia-Romagna. Bene, di questi 80 tornavano dalle vacanze all'estero, nella stragrande maggioranza dei casi dalla Croazia e dalla Grecia, in particolare da Corfù». In effetti anche ieri a Faenza, in Romagna, sono risultati positivi cinque ventenni che al ritorno dalle ferie a Corfù.
La storia ricorda da vicino quella del gruppo di dieci diciannovenni di Ostia, che il primo agosto in aereo raggiungono Malta. Un altro viaggio della maturità, come quello della comitiva di veneti in Croazia. Il gruppo affitta una casa, si divide tra spiagge e feste. Al ritorno in due si sentono poco bene. Tampone, positivi. Scatta il contact tracing e per ora sono sei gli amici trovati contagiati. Non solo: il gruppo ha fatto amicizia con due ragazze siciliane, e anche loro sono positive. A Ibiza, invece, era stato un 35enne romano con degli amici. Anche lui aveva preferito la villa all'hotel, ma al ritorno a Roma, il 2 agosto ha avvertito i sintomi. Tampone, positivo. Si attende l'esito del test anche per un amico. Le storie collegate a viaggio all'estero, spiagge, feste, vita notturna, culminate con il ritorno a casa contagiati, si stanno susseguendo ovunque. In provincia di Arezzo sono ora nove i giovani contagiati, reduci da un viaggio a Corfù. I ragazzi si muovono in grupponi, ma questo ha una controindicazione: se uno si contagia, le giornate trascorse insieme favoriscono una rapida diffusione a tutti gli altri. Statisticamente, andando a rivedere la lista dei casi positivi tornati dalle ferie nelle ultime settimane, anche su scala nazionale risultano dati simili a quelli rilevati in Emilia-Romagna: almeno nel 60 per cento dei casi, chi torna positivo era stato in vacanza in Croazia; circa il 30 per cento in Grecia; il resto in Spagna.
DAL NORDEST
La Croazia quest'anno è stata scelta soprattutto dai ragazzi del Nordest, perché anche in macchina o in pullman il viaggio è breve e l'Isola di Pago da molti ormai è divenuta la nuova Ibiza (dove invece le grandi discoteche sono rimaste chiuse). Proprio a Pago la movida senza freni ha fatto esplodere il contagio, non solo tra gli italiani: una decina di casi sono stati segnalati tra ragazzi tedeschi, austriaci e sloveni. Le autorità sanitarie locali hanno provato a fare passare la tesi che i giovani fossero arrivati a Pago già contagiati, ma vista la diffusione del fenomeno appare più probabile il contrario. Novalja e Zrce, a Pago, sono divenute un punto di incontro europeo, dove si va per esagerare (stile springbreak americano), anche dalle vicine Slovacchia e Repubblica Ceca. Tra le pratiche più diffuse, gli alcolici dentro un mastellone da cui si beve in tanti con le cannucce. Divertente in tempi normali, non esattamente una buona idea con la pandemia in corso. In Grecia, invece, molti ragazzi tornati contagiati erano stati a Corfù. Al porto di Ancona, dove partono e arrivano i traghetti per Grecia e Croazia, hanno organizzato un filtro anti Covid (misurazione della temperatura e controlli sanitari): ieri è stata fermata una ragazza piemontese con la febbre.
Mauro Evangelisti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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