Macron: «In Italia forze paradossali» Spread vicino a 160 punti, poi frena

Venerdì 18 Maggio 2018
I MERCATI
ROMA Nuovo valzer di bozze del famoso contratto di governo, altra giornata da osservato speciale per l'Italia. E così tra il nuovo monito della Commissione europea, e gli occhi puntati di Fondo monetario e Bce in attesa delle politiche dell'esecutivo M5s-Lega ancora in pectore, lo spread ha fatto ancora le bizze. Alla fine della seduta il differenziale tra Btp e Bund è stato fotografato in calo a 147 punti rispetto ai 151 della vigilia. Ma tra il minimo toccato a 145 punti e il massimo vicino a 160 punti, i massimi da inizio anno, c'è tutto il clima di nervosismo sui titoli di Stato italiani, sui quale anche ieri deve essere arrivata la mano benevola della Bce, sempre pronta agli acquisti. Il rendimento dei decennali ha quindi chiuso al 2,1% vicino al al top da ottobre 2017), praticamente invariato, nel giorno in cui si è chiusa con una raccolta di 7,709 miliardi la vendita del Btp Italia, oltre il risultato di novembre anche grazie a un tasso più alto (lo 0,55%) rispetto al minimo garantito. Non è male in un giorno in cui ha sofferto un po' tutto il mercato dei titoli di Stato Ue. Il Bund tedesco ha ceduto terreno, con un rendimento in rialzo di 3 punti, allo 0,63%, ma pressioni in vendita si sono fatte sentire anche sui titoli spagnoli e portoghesi. Anche Piazza Affari, che dopo una giornata nervosa intorno alla parità alla fine ha chiuso in rialzo dello 0,29%, ha fatto i conti con l'incertezza. In gioco c'è la fiducia nei rapporti con l'Ue. E dunque i mercati non hanno gradito la nuova strigliata di Valdis Dombrovskis. Proprio mentre, da parte sua, il presidente francese, Emmanuel Macron, storceva il naso su quelle «forze eterogenee e paradossali» in campo in Italia su un progetto» ancora non chiaro. Certo, «bisogna accettare la decisione dei popoli», ha aggiunto Macron, ma tutta la sua «fiducia» è nel presidente Sergio Mattarella, notoriamente a favore di un governo «che lavori con l'Ue».
FARO SULL'ASSE CON BRUXELLES
«Il nuovo governo italiano», ha detto invece il vicepresidente della Commissione europea nel corso di un'audizione alla Commissione problemi economici dell'Europarlamento a Bruxelles, «deve confermare l'attuale politica di bilancio». Dunque, «nessun commento sul governo ma è importante», ha sottolineato, «attenersi alla disciplina di bilancio. Specialmente l'Italia, deve continuare a ridurre deficit e debito, fattori importanti di rischio». Insomma, «il messaggio al nuovo governo» è chiaro: «Deve restare nei binari». Sulla stessa linea il premier, Paolo Gentiloni dal vertice Ue a Sofia: «Se l'Italia abbandonasse la rotta europeista «a essere danneggiati non sarebbero gli euroburocrati ma gli italiani». Attenzione, dunque «a non buttare all'aria il percorso di solidità costruito». E così, mentre l'Fmi si dice pronto «a lavorare con il nuovo governo per stimolare la crescita e ridurre le vulnerabilità», la Bce «sta monitorando la situazione e lo spread», ha fatto sapere il vice presidente uscente dell'Eurotower, Vitor Constancio.
Roberta Amoruso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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