M5S, due senatori positivi palazzo Madama si ferma Tutti in fila per il tampone

Giovedì 1 Ottobre 2020
LA GIORNATA
ROMA Ore 11, palazzo Cenci, a due passi dal Senato. Una stanza - due metri per tre - che affaccia su piazza Sant'Eustachio diventa meta del pellegrinaggio di senatori, deputati, dipendenti di palazzo Madama e Montecitorio. L'ambulatorio è preso d'assalto, sono più di una sessantina a voler fare il tampone.
Niente privilegi, si sta tutti in fila, ci sono anche i commessi. «Ho i figli a casa, ora come faccio?». Alcuni senatori, come l'azzurro Giro, se ne vanno per il pericolo assembramento. L'allarme arriva di prima mattina ma in realtà già lunedì, alla notizia della positività al coronavirus del senatore M5s Mollame, era scattato il panico tra i pentastellati, reduci venerdì scorso da un'affollata assemblea dei gruppi parlamentari. Metà di loro aveva già fatto i controlli due giorni fa. Chi è rimasto a Roma ora è qui, in sospeso, in attesa che arrivi sul proprio telefonino quel codice che permette di visualizzare l'email e di sapere il proprio stato di salute. Si diffondono voci incontrollate, ci sarebbero sei casi. Sono in tanti a smentire: «Questa mattina ho fatto palestra», fa sapere un esponente M5s finito nell'elenco dei contagiati. Di sicuro c'è l'emiliano Croatti che ha viaggiato in macchina proprio con il palermitano Mollame. Era presente nell'aula della Commissione Difesa del Senato quando si è tenuta in video collegamento con i deputati l'assemblea M5s. «Dopo si sono riunite anche le commissioni bicamerali», ricorda nella chat interna la senatrice Di Girolamo. Si cerca di risalire ai contatti avuti: «E ora che cosa si fa?».
Centra l'umanissima paura, è chiaro. Ma la questione è anche politica. Il rischio vero è se oggi si scoprono dieci, quindici grillini infetti: salta maggioranza. Il ragionamento allarmato passa di bocca in bocca. Il capogruppo Perilli tenta di riportare la calma ma intanto il Palazzo finisce in lockdown. Sospesi per 24 ore tutti i lavori. Sconvocate le audizioni dei ministri Franceschini e Dadone, annullate la sedute nelle commissioni, con la Bilancio impegnata a discutere del dl agosto che scade e deve fare un altro passaggio alla Camera - il 13 ottobre.
FUGGI FUGGI
C'è uno strano via vai nei corridoi, in un ambiente che di solito è ovattato e sonnacchioso. Ma si tratta di un fuggi fuggi, anche dalla buvette. Resta il forzista Cangini che la butta sull'ironia: «Abbiamo risolto ogni problema sul taglio dei parlamentari E sempre grazie ai 5Stelle!». D'un tratto si rivedono mascherine Ffp2, non solo quelle chirurgiche. Sembra di essere tornati a maggio. Qui la presidente del Senato Casellati ha sempre fatto rispettare le precauzioni, ma a differenza della Camera si può circolare liberamente, il Transatlantico non è occupato, come a Montecitorio, dai banchi dei deputati, il bar è aperto. Ma ora il timore degli abitanti del palazzo è che ci sia un vero e proprio focolaio.
Diversi senatori sono in isolamento. Come il pentastellato Di Nicola che martedì ha partecipato ai lavori in Commissione Finanze ed ha saputo che uno dei membri è stato a contatto con un positivo da Coronavirus. «Bisogna dice rispettare le norme ma i lavori non si possono fermare». Con i decreti in scadenza si possono sanificare gli ambienti, si stringono le maglie, ma non si può fare di più. «Bisogna andare avanti», mette a verbale il capogruppo dem Marcucci. Sulla stessa lunghezza d'onda la seconda carica dello Stato: il Senato rassicura resta aperto, è stato così pure nel periodo più acuto della pandemia. Si fa risentire il costituzionalista dem Ceccanti: «Riprendiamo il dibattito sul lavoro a distanza del Parlamento». A ruota il pentastellato Brescia: «L'avevo detto che il voto da remoto poteva tornare utile». La senatrice Botto chiede che la sua proposta sul voto a distanza venga esaminata dalla Giunta. Ma il terrore c'è e nessuno lo nasconde: «Qualcuno, e mi riferisco anche a dei leader politici, pensava che fosse tutto finito. Non è così...», allarga le braccia il grillino Dessì.
Emilio Pucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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