Lo studio dell'andrologo: «I Pfas nemici del maschio»

Sabato 17 Novembre 2018
LA SOSTANZA INQUINANTE
PADOVA I Pfas sono nemici del maschio, andando ad attentare all'attività del testosterone, l'ormone principe responsabile dello sviluppo dei caratteri sessuali quali massa muscolare e barba ma con un ruolo sostanziale anche nella produzione di sperma e nello sviluppo della libido. A scoprire il meccanismo attraverso il quale questi composti chimici fluorurati di origine sintetica interferiscono con l'attività ormonale è stato il gruppo di ricerca dell'Unità operativa complessa di Andrologia e Medicina della riproduzione dell'Azienda ospedaliera universitaria di Padova, coordinato dal professor Carlo Foresta in collaborazione con il dottor Andrea Di Nisio del Dipartimento di Medicina. A certificare l'autorevolezza di questi risultati, la recente pubblicazione nel Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, la più importante rivista mondiale di endocrinologia clinica sperimentale.
LA RICERCA
Per giungere a capire la nocività dei Pfas nell'uomo, i ricercatori padovani hanno valutato lo sviluppo e la funzione testicolare in 212 giovani di età compresa tra 18 e 20 anni esposti all'inquinamento da Pfas, residenti nella zona rossa (massima esposizione) compresa tra Arzignano, Lonigo, Noventa Vicentina e Montagnana, e nella zona gialla (media esposizione) ovvero tra Arcugnano, Este, Monselice, Conselve. Confrontando i risultati con quelli ottenuti in un analogo gruppo di controllo di giovani non esposti a questo inquinamento (da Cittadella a Piove di Sacco, passando per Abano Terme), è emerso, illustra il prof. Foresta, «che negli esposti la distanza ano-genitale, determinata dalla stimolazione del testosterone in fase fetale, era significativamente inferiore. Questi risultati suggeriscono un'interferenza in fase embrionale sullo sviluppo del sistema riproduttivo e i Pfas, così come altri interferenti endocrini non considerati in questo studio, possono essere coinvolti. Nei soggetti esposti, anche il volume testicolare risulta essere ridotto, così come la lunghezza dell'asta del pene. Infine, abbiamo osservato una concomitante riduzione del potenziale di fertilità, sebbene entro i limiti di normalità, che potrebbe essere un fattore di rischio di infertilità.
L'ERRORE
I Pfas, lo ricordiamo, sono composti perfluorurati ovvero sostanze chimiche di sintesi che vengono utilizzate per rendere resistenti ai grassi e all'acqua tessuti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti, ma anche per la produzione di pellicole fotografiche, schiume antincendio, detergenti per la casa; possono essere presenti in pitture e vernici, farmaci e presidi medici. «L'organismo li scambia per ormoni interferendo con l'azione delle ghiandole endocrine, causando malattie a breve e a lungo termine. Queste sostanze - continua l'andrologo - possono alterare l'equilibrio ormonale che è fondamentale per la crescita e lo sviluppo».
Federica Cappellato
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