Lo sgambetto leghista allarma i 5Stelle: gazebo e festa con i big per rilanciare

Martedì 11 Dicembre 2018
IL RETROSCENA
ROMA Anche ieri Matteo Salvini e Luigi Di Maio, hanno garantito di volersi bene, di voler governare insieme fino al 2023. E, a dispetto dei battibecchi quotidiani, hanno negato di litigare. Ma è ormai evidente che in vista delle elezioni europee di maggio, quando i due partiti si peseranno di nuovo con il proporzionale, il capo della Lega e il leader dei 5Stelle hanno avviato una competizione aspra. Senza esclusione di colpi. Con una sorpresa: la concertazione con le parti sociali e l'intermediazione, fino a qualche giorno fa bistrattate dal governo giallo-verde, sono diventate di moda. Da una settimana a palazzo Chigi e dintorni non si fa altro che incontrare imprenditori e sindacati (ieri il vertice con Conte sulla manovra).
Così, l'ultimo fronte di questa competition - dopo prescrizione, condono, eco-tassa etc - è proprio quello degli imprenditori. La scorsa settimana, nelle ore in cui Salvini rispondeva con durezza alle critiche del capo degli industriali Vincenzo Boccia, Di Maio e Giuseppe Conte erano corsi a convocare i nemici Sì-Tav a palazzo Chigi. E insieme avevano assicurato «aiuto generalizzato a chi produce, perché il governo del cambiamento è attento e vicino al mondo delle imprese». Questo perché, per il doppio ruolo di ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Di Maio si sente il «vero interlocutore di chi produce e lavora».
Per questa ragione, la mossa di Salvini di convocare domenica al Viminale gli esponente di Confindustria e di andare ieri a Milano per incontrare l'Assolombarda, è stata letta da Di Maio come «un'invasione di campo». Anzi, come «uno sgambetto». «Non è possibile che chi si deve occupare di sicurezza, ordine pubblico e di migranti», dice un alto dirigente pentastellato, «si metta ad arare terreni non suoi. Questa è concorrenza sleale».
Per provare a limitare gli effetti di questa concorrenza, Di Maio oggi incontrerà «tutte le 30 sigle imprenditoriali, non solo le 10 che ha visto Salvini domenica...». E promette di creare «un tavolo permanente» che segua «il percorso della legge di bilancio e del decreto semplificazioni» non ancora approvato.
DIPLOMAZIA E PRESSING
Salvini nega la volontà di andare allo scontro. Fa sapere di non aver voluto compiere invasioni di campo. E che i suoi contatti con Confindustria, sono «un'iniziativa politica da segretario della Lega, per smentire chi diceva che gli imprenditori del Nord erano contro di me e non avevano più fiducia nella Lega: abbiamo dimostrato il contrario». Ma è evidente, come dimostra la proposta di un referendum sulla Tav, che su ogni tema Salvini da qui alle elezioni marcherà stretto il Movimento pentastellato.
LA KERMESSE GRILLINA
Di Maio non ha intenzione di rispondere alla piazza di Salvini. Sabato prossimo si sta organizzando un evento, ma strettamente riservato ai big pentastellati in un locale di Roma, per festeggiare il via libera definitivo alla legge anticorruzione. Nella lista degli invitati tutti i parlamentari e i membri del governo. E saranno della partita anche gli altri big del Movimento: attesi Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Un modo per serrare le fila in un momento in cui il Movimento sembra aver perso smalto.
La scelta di fare una festa al chiuso, senza militanti né bandiere, non viene presentata però come la rinuncia a misurarsi con la piazza in un momento in cui la Lega appare in forte ascesa. In piazza, anzi nelle piazze, i 5Stelle ci andranno il sabato 22 successivo, per narrare la nuova normativa anticorrotti con dei gazebo in varie città italiane. «Del resto abbiamo già portato migliaia di persone al Circo Massimo neanche due mesi fa, non avrebbe motivo d'essere un altro mega-raduno», spiegano i grillini. Sullo sfondo c'è però anche tanta voglia di serrare le file del Movimento, scosso in questi ultimi mesi dalle proteste dei malpancisti, e dall'ultima clamorosa uscita di Matteo Dall'Osso. Una serata per allentare le tensioni interne, quella di sabato. Che probabilmente non centrerà del tutto l'obiettivo: alcuni dissidenti fanno già sapere che alla festa non ci saranno.
Alberto Gentili
Francesco Lo Dico
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci