Lega veneta, alta tensione: «Offese di Da Re ai deputati». Ma è un falso

Giovedì 18 Luglio 2019
LA TENSIONE
VENEZIA La guerra di nervi sull'autonomia è scoppiata anche all'interno della Lega. Logorato dalla crescente tensione con il Movimento 5 Stelle, il Carroccio è sempre più in fibrillazione, come dimostra l'incredibile vicenda che ha avuto ieri per (involontari) protagonisti l'europarlamentare Gianantonio Da Re e i parlamentari veneti del suo partito. Nella rassegna stampa dei gruppi di Camera e Senato è finito infatti un articolo in cui l'ormai ex segretario nazionale della Liga Veneta attaccava pesantemente i colleghi di stanza a Roma: fin dal mattino l'episodio ha inevitabilmente innervosito deputati e senatori, peccato però che il Baffo non avesse mai pronunciato quelle dichiarazioni, come ha accertato Il Gazzettino a sera.
IL DOCUMENTO
Tutto è cominciato con il pezzo uscito su Italia Oggi, che dava conto del fuoco di sbarramento aperto contro la riforma, rimarcando come il leader federale Matteo Salvini abbia «trovato indigesto il documento firmato dalla Liga Veneta, guidata dall'europarlamentare Toni Da Re». E via con un lungo virgolettato attribuito appunto al trevigiano (che peraltro non è più al vertice della segreteria, ora commissariata con il ministro Lorenzo Fontana, ma tant'è): «L'autonomia è un diritto del nostro popolo, non dovrà esserci più alcun ostacolo o rinvio. Dobbiamo ridare voce a milioni di veneti che hanno votato Si al referendum del 22 ottobre 2017. Se i nostri rappresentanti eletti del Veneto non hanno la pasta ed il coraggio dei politici catalani, dovrà essere di nuovo il popolo ad intervenire, o ancora una volta i diritti naturali e democratici della nostra gente verranno calpestati. La cosa che ci fa rabbrividire non sono le stridule urla di amministratori del meridione ma l'assordante silenzio dei parlamentari di casa nostra: 77 parlamentari veneti che in campagna elettorale ci hanno urlato e stra-giurato che per loro la madre di tutte le battaglie era l'autonomia oggi incredibilmente restano muti».
LO SCONCERTO
Automatico lo sconcerto generale. Un'altra trevigiana come la deputata Angela Colmellere non si capacitava di simili affermazioni: «La posizione che difendiamo con mani, piedi, unghie e denti è solo una: l'autonomia è ciò a cui teniamo di più. Non capisco perché Da Re abbia potuto dire una cosa del genere, perché come parlamentari siamo impegnati nel gioco della squadra, rispettando il ruolo di chi sta conducendo la trattativa ma pronti a intervenire ogni volta che c'è bisogno di noi». Lo stesso Da Re è caduto dalle nuvole: «Notizia falsa e tendenziosa, non ho mai pronunciato quelle parole perché so che la resistenza assoluta è dei Cinquestelle, mica della Lega». Per questo l'eurodeputato ha annunciato una querela: «Strampalata accusa. I 32 parlamentari veneti (e non 77) stanno facendo un lavoro esemplare per il nostro territorio per portare a casa la madre di tutte le battaglie e non tollero che mi si mettano in bocca fandonie di questo tipo».
IL GIALLO
Abbiamo provato a risolvere il giallo inserendo il testo del presunto documento su un motore di ricerca. L'abbiamo trovato: non solo il comunicato risale al 24 febbraio, ma è stato scritto dalla Liga Veneta Repubblica, movimento indipendentista fondato da Fabrizio Comencini dopo essere stato espulso dalla Lega allora Nord. Nel 1998, per la cronaca.
A.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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