LE TESTIMONIANZE
VICENZA «Volevo solo dirti che siamo stati travolti da

Martedì 18 Giugno 2019
LE TESTIMONIANZE
VICENZA «Volevo solo dirti che siamo stati travolti da una valanga, ma io e quelli della mia spedizione siamo tutti vivi». Con queste parole il vicentino Tarcisio Bellò, capo spedizione del gruppo alpinistico che per miracolo è scampato alla tragedia avvenuta ieri in Pakistan, ha voluto tranquillizzare personalmente la moglie, Isabella Bresolin, poco prima che la notizia venisse diffusa dalle agenzie di stampa di tutto il mondo. Una telefonata che il 57enne, che avrebbe riportato la frattura di una caviglia, la lussazione della clavicola e alcune ferite, di cui una profonda al braccio, è riuscito a fare grazie ad un collegamento di fortuna, da un'altitudine di circa 5mila metri. Nella tarda serata di ieri (ora italiana), impossibilitato a camminare, Bellò è stato trasportato nel campo base a posto a circa 4.200 metri, da dove era partita l'ultima parte di ascesa prima dell'attacco finale alla vetta.
IN PAESE
I coniugi Bellò vivono a Quinto Vicentino, in un'elegante villetta a schiera, che ieri aveva tutte le serrande abbassate, assieme ai loro due figli maschi, uno di 21 anni che frequenta l'università e l'altro 14enne, che ha sta terminando in questi giorni gli esami di terza media. Quando ha ricevuto la telefonata del marito, la signora Isabella stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza al mare, assieme al figlio più piccolo. Nella piccola comunità di Quinto, dove vive anche il più giovane della spedizione, Luca Morellato, 22enne alla sua prima avventura di alta montagna, ieri pomeriggio si sono vissute ore da angoscia, da quando è rimbalzata la notizia che la comitiva era stata travolta da una valanga, sino a quanto non sono giunte le rassicurazioni che tutti erano salvi. «Sono stati momenti di paura e sgomento conferma il sindaco Renzo Segato perché in pochi minuti siamo stati tempestati di sms e telefonate. Dividendoci i compiti ci siamo messi in contatto con le famiglie, mentre personalmente ho sentito il prefetto di Vicenza, che a sua volta era in collegamento diretto con l'ambasciata italiana in Pakistan, che si è mossa con grande tempestività. Alla fine siamo stati tranquillizzati del fatto che stavano bene e che faranno rientro in Italia nelle prossime settimane».
IN MUNICIPIO
Proprio da Quinto Vicentino il quartetto era partito un paio di settimane fa. «Qualche giorno prima, a fine maggio racconta il sindaco Bellò e Morellato erano stati ospiti in municipio per una breve cerimonia: in quella occasione avevamo consegnato a loro il gagliardetto del Comune, con la promessa che l'avrebbero lasciato, assieme ad altri oggetti, nel punto più alto una volta conquistata la vetta. Un'avventura che avevo seguito personalmente attraverso WhatsApp, in cui ero aggiornato in tempo reale: nell'ultimo post, che noi abbiamo letto domenica pomeriggio, dicevano che la spedizione stava proseguendo in maniera ottimale e per questo erano pieni di entusiasmo». La pagina del diario di tarcisio era infatti intitolata Morale alle stelle. Aggiunge il primo cittadino: «Questa mattina (ieri, ndr.) non avevo più avuto aggiornamenti, ma ritenevo fosse per il fatto che avvicinandosi alla sommità fossero concentrati sull'ultimo sforzo. Poi, sempre attraverso il gruppo WhatsApp sono stato avvisato di quanto successo». A dare la notizia alla giunta comunale è stata la moglie di Bellò. «Tramite un mio assessore, che l'ha sentita al cellulare riferisce Segato abbiamo saputo che Tarcisio l'aveva chiamata poco prima, dicendo che era tutto a posto. Poi personalmente ho contattato la mamma di Luca, che vive in paese: era un po' preoccupata per il fatto di non aver sentito al telefono il figlio, ma comunque sollevata dalla notizia che erano tutti salvi». A poche decine di chilometri in linea d'aria la moglie di David Bergamin, residente a Castelfranco Veneto, non ha invece voluto parlare con i giornalisti.
Luca Pozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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