LE POLEMICHE
TRIESTE «Colpisce la potenza simbolica dell'immagine del Presidente

Martedì 14 Luglio 2020
LE POLEMICHE
TRIESTE «Colpisce la potenza simbolica dell'immagine del Presidente Mattarella che si tiene per mano con l'omologo sloveno Pahor davanti alla Foiba di Basovizza. Da molto tempo si chiedeva un atto solenne di questo tipo nel complesso cammino di riconciliazione che Italia e Slovenia stanno facendo. Rimane però l'amarezza per la sbagliata equiparazione tra gli infoibati italiani e i quattro terroristi del Tigr con l'omaggio richiesto dal governo sloveno al cippo di Basovizza»: è il commento rilasciato ieri dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, che considera «non condivisibile» la decisione di trasferire la proprietà dell'edificio alla comunità slovena. Dunque Meloni esprime «amarezza e delusione» per una giornata che «sarebbe potuta essere storica ma si trasforma in una grande occasione mancata».
Piùaperturista Matteo Salvini, per il quale «qualcuno a sinistra ha negato per anni, per decenni le stragi delle foibe, Dopo tanti anni riprendersi per mano tra Italia, Slovenia, tra popoli è fondamentale ed è fondamentale anche ridare dignità a quei morti. È un'immagine che rende giustizia di tanti silenzi e di menzogne dei cosiddetti intellettuali di sinistra»
Certo non mancano distinguo e letture contrapposte: qui la storia, parafrasando Winston Churchill, deve aver macinato più eventi di quanti questa terra possa digerirne. Ancora nel 2020, tuttavia, la storia da queste parti non passa. Dalla sponda italiana, se l'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia ha partecipato agli eventi e ha spiegato con il presidente Renzo Codarin di comprendere la necessità dei di rendere omaggio anche ai fucilati sloveni, non così ha deciso l'Unione degli istriani, che ha disertato gli appuntamenti della giornata compreso quello con Sergio Mattarella: il presidente dell'organizzazione, Massimiliano Lacota, rivendicando che gli esuli ancora attendono gli indennizzi sui beni abbandonati con l'Esodo alla fine della Seconda guerra mondiale, spiega che se avesse partecipato alla cerimonia a Basovizza sarebbe stato costretto, dopo la Foiba, a recarsi anche al cippo delle vittime slovene, mentre «i morti si rivoltano nelle tombe». Lacota ha accusato l'evento di ieri di essere ammantato di contenuti politici e di tradursi in «tutto fuorché un omaggio sincero agli infoibati».
SLOVENI CRITICI
Anche la Lega nazionale ha disertato, ma limitatamente alla sola cerimonia al cippo dei fucilati sloveni. E non è passata senza polemiche la decisione del cerimoniale di rimuovere temporaneamente il Tricolore dal pennone più alto della Foiba di Basovizza, che è un monumento nazionale, per affiancare la bandiera italiana a quelle slovena ed europea: critiche sono state mosse dal deputato di Forza Italia Maurizio Gasparri.
M.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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