LE OFFERTE
VENEZIA «Caro governatore Luca Zaia, sono una bambina di otto

Giovedì 9 Aprile 2020
LE OFFERTE VENEZIA «Caro governatore Luca Zaia, sono una bambina di otto
LE OFFERTE
VENEZIA «Caro governatore Luca Zaia, sono una bambina di otto anni e vivo a Spresiano. Poche settimane fa sono stata operata alle tonsille e i medici mi hanno fatto colorare e ridere, facendomi passare la paura. Sono stati bravissimi, e quindi ho deciso, assieme ai miei due fratellini di 4 e due anni di rompere il nostro salvadanaio e donare agli ospedali più in difficoltà quei soldini». È la lettera, corredata da un disegno, che il presidente del Veneto Luca Zaia ha voluto leggere ieri al consueto punto stampa davanti ai giornalisti, come testimonianza della generosità nelle donazioni alla Regione per l'emergenza coronavirus.
«Sono 375 euro mandati per posta - ha aggiunto Zaia - la busta è arrivata martedì per assicurata. Noi faremo il versamento a nome dei bambini, Giorgia, Tommaso e Giacomio, e poi manderemo la ricevuta ai bambini. Ce ne sono tanti, ne leggerò altre di lettere che sto ricevendo, ci sono bambini che hanno rinunciato all'uovo di Pasqua. È venuta fuori una civiltà di questo popolo veneto che è unica».
I NUMERI
Zaia ha riferito che alla Regione sono giunte 29.058 donazioni per un controvalore che supera i 30 milioni di euro. «Ne abbiamo spesi 100 - ha chiosato - per cui se qualcuno vuole donare, vanno semplicemente a pagare respiratori, terapie intensive, monitor, caschi per respirazione, mascherine, dispositivi e quant'altro». In questi giorni ci sono state donazioni rilevanti: 5 milioni da Ennio Doris, 3 milioni dalla famiglia De Longhi, 1 milione dalla famiglia Zoppas, 1 milione dalla famiglia Moretti Polegato, 500mila euro da Paolo Fassa della Fassa Bortolo, altri 500mila da Rino Mastrotto e da Mauro Fanin della Cereal Doks. «Ma ringrazio - ha detto Zaia - in egual modo tutti i cittadini del Veneto che hanno versato 5, 10, 20, 50 euro». E adesso anche i bambini.
IL MONITO
Attenzione però alle truffe: «Mi hanno segnalato - ha detto il governatore - che ci sono personaggi che vanno in giro a raccogliere soldi per conto della Regione, dicono che tutte le offerte saranno date a noi. Non è così, sappiate che noi non abbiamo mandato in giro nessuno, non date niente o, comunque, prima informatevi e, soprattutto, controllate il numero Iban del conto corrente della Regione».
Zaia ha comunque sottolineato che le tante offerte di sostegno al sistema sanitario impegnato nell'immane sforzo di fronteggiare il coronavirus sono il segnale di una comunità coesa.
Il governatore è tornato poi a invocare pene severe per chi diffonde falsità sui social: «In questa valle di lacrime fra piacere ricevere una letterina come questa dei bambini o come questo video», ha detto riferendosi a una canzone che circola in rete fatta sulla melodia di L'italiano di Toto Cutugno. (al.va.)
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