LE MISURE
ROMA «Se sarà necessario, dovremo pensare di aumentare le occasioni in cui i tamponi non sono sufficienti per ottenere il Green pass. Penso ai posti di lavoro, ma anche al trasporto pubblico locale». Il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza e docente d'Igiene, mette in guardia dalla variante sequenziata in Sudafrica. «Ci preoccupa la grande contagiosità, che sembra superiore a quella della Delta. Questo fa sì che abbia una rapida propagazione, tale da farci temere nuove turbolenze. Inoltre, si stanno registrando molte reinfezioni».
L'Organizzazione mondiale della sanità ha spiegato che, ad oggi, non ci sono ancora decessi da variante Omicron. Tra gli scienziati, c'è chi ipotizza che la Omicron causi una malattia più lieve. Ma il Sudafrica registra molte reinfezioni. Se con la Omicron l'immunità naturale viene aggirata, allora aumenta il livello di rischio? Ricciardi però tranquillizza: «Abbiamo anche alcune certezze: i vaccini a nostra disposizione sono ancora protettivi. Dobbiamo accelerare, anche con le terze dosi. Bene ad esempio l'iniziativa di Trento che ha deciso di fare la maratona, 24 ore su 24, proprio per velocizzare le iniezioni. Dovrebbe essere un esempio per tutti».
ALL'ESTERO
Intanto, Austria e Germania vanno verso l'obbligo vaccinale. «Loro lo stanno facendo perché sono in condizioni disperate. C'è una scarsa copertura vaccinale, la loro unica alternativa sono le chiusure. Per fortuna - spiega Ricciardi - noi non siamo in questa condizione: abbiamo vaccinato molto di più, abbiamo utilizzato il Green pass per tempo e con saggezza. Possiamo permetterci di aspettare prima di prendere una decisione di questo tipo, che non può però essere esclusa. Ma è una decisione di ultima istanza. Prima vediamo se il Green pass rafforzato risulterà sufficiente. Se avremo riscontri negativi dalla Omicron sarà necessario un passo ulteriore: Green pass rafforzato, da vaccino o da guarigione, anche sui posti di lavoro e sui mezzi di trasporto pubblico». (m.e.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA «Se sarà necessario, dovremo pensare di aumentare le occasioni in cui i tamponi non sono sufficienti per ottenere il Green pass. Penso ai posti di lavoro, ma anche al trasporto pubblico locale». Il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza e docente d'Igiene, mette in guardia dalla variante sequenziata in Sudafrica. «Ci preoccupa la grande contagiosità, che sembra superiore a quella della Delta. Questo fa sì che abbia una rapida propagazione, tale da farci temere nuove turbolenze. Inoltre, si stanno registrando molte reinfezioni».
L'Organizzazione mondiale della sanità ha spiegato che, ad oggi, non ci sono ancora decessi da variante Omicron. Tra gli scienziati, c'è chi ipotizza che la Omicron causi una malattia più lieve. Ma il Sudafrica registra molte reinfezioni. Se con la Omicron l'immunità naturale viene aggirata, allora aumenta il livello di rischio? Ricciardi però tranquillizza: «Abbiamo anche alcune certezze: i vaccini a nostra disposizione sono ancora protettivi. Dobbiamo accelerare, anche con le terze dosi. Bene ad esempio l'iniziativa di Trento che ha deciso di fare la maratona, 24 ore su 24, proprio per velocizzare le iniezioni. Dovrebbe essere un esempio per tutti».
ALL'ESTERO
Intanto, Austria e Germania vanno verso l'obbligo vaccinale. «Loro lo stanno facendo perché sono in condizioni disperate. C'è una scarsa copertura vaccinale, la loro unica alternativa sono le chiusure. Per fortuna - spiega Ricciardi - noi non siamo in questa condizione: abbiamo vaccinato molto di più, abbiamo utilizzato il Green pass per tempo e con saggezza. Possiamo permetterci di aspettare prima di prendere una decisione di questo tipo, che non può però essere esclusa. Ma è una decisione di ultima istanza. Prima vediamo se il Green pass rafforzato risulterà sufficiente. Se avremo riscontri negativi dalla Omicron sarà necessario un passo ulteriore: Green pass rafforzato, da vaccino o da guarigione, anche sui posti di lavoro e sui mezzi di trasporto pubblico». (m.e.)
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