Le lacrime di Ilaria «Fratello mio, vivrò per il nostro amore»

Venerdì 19 Luglio 2019
SUL PALCO
dal nostro inviato
MUSILE DI PIAVE (VENEZIA) Il dizionario del lutto annovera i vedovi e gli orfani. Ma non c'è parola in grado di definire i genitori che sopravvivono ai figli, né le sorelle che perdono i fratelli: un dolore talmente grande da essere addirittura indicibile. A cercare comunque di esprimerlo sono state ieri due ragazze, Ilaria Laugeni ed Elisa Mattiuzzo, la prima e l'ultima a parlare pubblicamente per raccontare chi erano i loro adorati Riccardo e Giovanni, con due interventi così toccanti da commuovere visibilmente i cinquemila partecipanti alla cerimonia funebre.
LA CONFIDENZA
Prima di scendere dal palco e aggrapparsi alla bara del fratello, Ilaria Laugeni ha tentato di non cedere alle lacrime: «Riki, insegnami ad amare come sapevi fare tu. Voglio il tuo amore, voglio dare alla gente un amore come il tuo, perché so che rimarrebbe impresso ed indelebile». Silenzio. «Potrei scriverti tantissime parole ha poi ripreso ma non saranno delle lettere messe assieme a farmi sentire di nuovo le tue labbra sulla mia guancia. Quando hai bisogno di me chiamami, che li prenderò a botte io: così mi dicevi e vorrei che lo facessi ancora». Altra pausa. Quindi la confidenza: «Non sono perfetta Riki, lo so, sono stata assente, ho rischiato la vita per tre anni, togliendoci tempo per stare assieme. Però non ti ho mai lasciato...». Qui la voce ha cominciato ad incrinarsi, troppo pesante la sofferenza. «Non ho mai pensato di lasciarti... e sono sicura che neanche tu avresti mai voluto lasciare noi». Uno stop, quindi il rammarico: «Forse eri troppo concentrato a proteggere gli altri e non ti sei protetto abbastanza in quel maledetto giorno. I tuoi gesti valevano più di mille parole, Riki, ed io ho solo paura di dimenticarti, di dimenticare i tuoi abbracci e di non sentirmi più come mi facevi sentire tu. Sei il regalo più bello che mi sia mai stato fatto. Tu mi hai vista nascere e io ti ho visto morire...». Fra le tribune e la platea, diecimila gli occhi lucidi. «Ma le cose belle non si vivono ha continuato Ilaria bensì si sentono. Quindi fatti sentire Riki, prenditi il tuo tempo, io ti aspetto. E se non ci metterai troppo, ti aspetterò tutta la vita. Dimmi dove ed io mi farò trovare. E poi rimarrò lì per sempre, così se e quando vorrai, potrai ritornare da me. Ti prego Riki: stringimi, abbracciami, baciami e dimmi ancora che sono la tua piccolina». A questo punto il pianto è stato irrefrenabile: «Te lo prometto che io vivrò per te, vivrò per noi e vivrò per il nostro amore. Fai buon viaggio, piccola grande aquila»
IL POST
Si tratta del simbolo della Lazio, la squadra per cui tifava Riccardo (oltre al Venezia), i cui colori sono stati menzionati da Ilaria a conclusione di un lungo post su Instagram, che in queste ore ha esteso alla piazza virtuale lo sfogo pronunciato al campo sportivo: «Mi hai lasciato all'improvviso. Non ero pronta, non lo sono e non lo sarò mai. I tuoi abbracci, le tue carezze, i tuoi baci ed il tuo profumo rimarranno per sempre dentro di me». E ancora: «Mi sento così piccola ora senza di te, fragile e sola. Ti hanno strappato da tutti noi e mi hai lasciato un vuoto che nessun altro riuscirà mai a riempire. Vorrei solo che tu mi stringessi forte forte per un'altra volta, l'ultima volta, te lo prometto e poi ti lascio volare via come la famosa aquila vola sull'Olimpico. Chi si prenderà cura di me, Riki? Chi?». Incontenibile la nostalgia: «I momenti più belli erano quando tu mi prendevi la mano, la portavi vicino alla guancia, la baciavi e chiudevi gli occhi. Ed io mi arrabbiavo perché eri troppo appiccicoso. Ora riprenditi quella mano e portala con te, lassù nel cielo dove tutto è bianco e azzurro».
LA PREGHIERA
Un'immagine riecheggiata anche nella frase scelta dalla famiglia Laugeni per il santino: «Quando ormai si vola, non si può cadere più...». Come i Girardi per Leonardo, invece, anche i Mattiuzzo per Giovanni hanno voluto una sola parola, quasi fosse una raccomandazione del loro caro a quanti lo piangono: «Sereni...». Elisa Mattiuzzo ha concluso la cerimonia rivelando tra i singhiozzi quanto suo fratello fosse felice di avere un nipotino: «Dovevi fargli da padrino e adesso tu non ci sei più... Io ti ho amato più della mia vita e ti porterò dentro il mio cuore per sempre. Prega per noi per favore, perché siamo persi senza di te. Ti amo alla follia».
A.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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