Lampedusa, via ai trasferimenti: i primi 350 in nave

Mercoledì 5 Agosto 2020
L'ALTRO FRONTE
PALERMO È cominciato il trasferimento dei migranti, ospiti del centro di accoglienza di Lampedusa, sulla nave quarantena Gnv Azzurra, ancorata a Calla Pisana. Davanti a polizia e carabinieri schierati, 350 tunisini sono saliti a gruppi di dieci a bordo dell'imbarcazione. Tutti con indosso le mascherine hanno sfilato davanti alle forze dell'ordine. Sulla nave la Croce Rossa li ha indirizzati ai vari ponti. Un'operazione durata qualche ora e interrotta per il maltempo (raffiche di vento di 22 nodi). I trasferimenti riprenderanno appena le condizioni meteo lo consentiranno.
GLI SBARCHI
Il mare mosso e le forti raffiche che soffiano nel Canale di Sicilia hanno fermato per alcune ore anche gli sbarchi sull'isola. L'ultimo arrivo è di lunedì sera quando, dalla Libia, è giunto un barcone con decine di bambini e donne. Nel gruppo, anche un'africana con convulsioni e un giovane uomo svenuto.
Proseguono, invece, gli arrivi in Puglia: un moto-veliero di 15 metri con 84 migranti a bordo si è incagliato sugli scogli al largo di Gallipoli ed è stato intercettato da imbarcazioni della Guardia di finanza e della Capitaneria di Porto. A bordo alcune famiglie con 11 donne e 3 bambini di tre anni, provenienti da Iran, Iraq, Somalia, Egitto e Pakistan. I profughi sono stati visitati dai medici dell'Ufficio di sanità marittima e sono apparsi in buone condizioni di salute, ad eccezione di una donna incinta che, colta da malore, è stata portata in ospedale per accertamenti. Gli altri sono stati trasferiti al centro di accoglienza Don Tonino Bello di Otranto (Lecce), per essere sottoposti a tampone. Due uomini di nazionalità turca, accusati di essere stati alla guida dell'imbarcazione, sono stati arrestati.
I CHARTER
Intanto a Lampedusa è arrivato l'assessore regionale Ruggero Razza. «Sono qui ha detto il titolare della Salute per i lampedusani. Dobbiamo rimodulare tutto l'apparato sanitario dell'isola e costruire una struttura, un ospedale, che possa garantire i servizi necessari per gli isolani e per i turisti che scelgono questa magnifica isola come luogo dove passare le vacanze». Per far fronte all'emergenza sbarchi, dal 10 agosto riprenderanno i voli charter per i rimpatri dei tunisini che sbarcano in Italia e che erano stati interrotti durante il lockdown. Lo ha fatto sapere il Viminale, sottolineando che saranno rispettati gli accordi attualmente in vigore con il governo di Tunisi, vale a dire due aerei a settimana, ognuno con un massimo di 40 persone a bordo, dunque un totale di 80 migranti ogni sette giorni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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